Voice Italia, nasce la piattaforma per una vita più lunga e sana: come iscriversi e come funziona

Debutta nel nostro Paese la comunità digitale con iniziative mirate ad affrontare le sfide quotidiane legate al tema dell'invecchiamento

Voice Italia, nasce la piattaforma per una vita più lunga e sana: come iscriversi e come funziona

L'Italia è un esempio di come si possa vivere a lungo e in salute. Dal rapporto Istat 2023 sul Benessere equo e solidale, l'Italia è infatti il secondo Paese al mondo per longevità con una media di 83 anni: 81 per gli uomini, 85 per le donne. Al primo posto si posiziona il Giappone.

Per acquisire maggiore consapevolezza sul tema dell'invecchiamento nasce Voice Italia, la prima piattaforma digitale e fisica nel nostro Paese che raccoglie una community attiva di cittadine e cittadini che mettono al servizio degli altri le loro esperienze e conoscenze per vivere meglio e più a lungo.

L'obiettivo della piattaforma

L’esperienza italiana prende il via da un progetto internazionale nato in Gran Bretagna. Presentata oggi in anteprima a Milano, presso il Meet Digital Culture Center, la piattaforma italiana di Voice deriva dall'esperienza di Voice Global, nata nel 2007 nel Regno Unito, e fondata dal National Innovation Centre for Ageing (NICA) insieme a Fondazione Ravasi Garzanti, con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Amplifon. L'obiettivo è quello di coinvolgere persone con background e ruoli diversi, che insieme a università e centri di ricerca, istituzioni pubbliche e comunità locali, imprese del settore pubblico e privato, possano contribuire a progetti e iniziative mirate ad affrontare concretamente tutte le sfide quotidiane legate al tema dell'invecchiamento. Al centro del progetto ci sono solamente le persone e le loro esperienze.

Come funziona la piattaforma

Voice è un meccanismo sperimentato ed efficace per coinvolgere anche le famiglie e i caregiver degli anziani. Innazitutto è una piattaforma digitale alla quale possono iscriversi per partecipare a workshop, sondaggi, discussioni, interviste, ricerche. La partecipazione avviene sia online sia attraverso incontri dal vivo, secondo modalità diverse a seconda del progetto.

Dopo essersi iscritti ed essere così diventati parte della comunità, è possibile decidere di partecipare volontariamente per dare il proprio contributo, e ottenere punti in cambio di questa partecipazione per poi convertirli in azioni di impatto sociale o individuale.

Il concetto di "longevity city"

Fulcro degli interventi di Voice Italia sono le grandi città, a cominciare da Milano. Secondo il primo Rapporto sull'invecchiamento della Fondazione Ravasi Garzanti, in Italia il 35% degli anziani vive nelle città, dove una persona su quattro ha almeno 65 anni. La Lombardia risulta la regione d'Europa con il maggior numero assoluto di cittadini over 65, sono quasi 2.3 milioni.

È necessario dunque cambiare prospettiva e passare dal concetto di "age friendly city" (città amica delle persone anziane) a "longevity city" (città della longevità), assumendo l'invecchiamento come un processo che non inizia quando la popolazione diventa vecchia ma come una dinamica continua che penetra nella società.

Il caso

«Diamo il nostro punto di vista sui problemi pratici legati all'invecchiamento, come l'utilizzo dei trasporti pubblici, le esigenze abitative e l'accesso e la comprensione delle nuove tecnologie. Partecipando a Voice e restituendo qualcosa alla società, ho dato ancora senso e uno scopo alla mia vita e ho trovato nuova fiducia in me stessa». Con queste parole l'inglese Ros Wilson, 78 anni, da oltre un decennio nella piattaforma Voice in Gran Bretagna, racconta la sua esperienza alla presentazione milanese. A parlare anche Maurizio Moirano, uno dei primi cittadini ad aderire alla piattaforma Voice Italia: «Le persone over 60 oggi hanno una maggiore dimestichezza e capacità rispetto alla generazione dei loro genitori, e Voice è uno strumento che aiuta a potenziare la propria capacità di relazione, di lavoro, di divertimento e di vita nel suo complesso.

In modo che non ci sia più quello stacco tra vita lavorativa attiva e vita in pensione che esisteva in passato. Non possiamo e dobbiamo permettercelo».

Il rapporto

L'Europa sta assistendo a un invecchiamento generale della popolazione che porta con sé nuove sfide ma anche grandi opportunità. Nel rapporto EUROPOP23 dell'Eurostat si prevede che nei prossimi 80 anni il numero di persone molto anziane (di età pari o superiore a 80 anni) nella popolazione totale dell'UE sarà più che raddoppiato sia in termini assoluti che relativi: si passerà dai 27,1 milioni nel 2022 (6,1 % della popolazione totale) a 64 milioni (15,3 %) nel 2100. Secondo le proiezioni, nel 2100 l'età media in Italia sarà di 53 anni.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Maggio 2024, 17:13
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