Fiumicino: tre naufraghi salvati in alto mare da alcuni giovani velisti

Lo skipper Gianni Nobile, al timone della barca "Sea Star", si è tuffato con la collega Eloisa per soccorrere i 50enni finiti in acqua a causa dell'affonamento del guscio "Stefy"

Fiumicino: tre naufraghi salvati in alto mare da alcuni giovani velisti

di Umberto Serenelli

Scongiurata tragedia nel tratto di mare davanti a Fiumicino grazie al coraggioso intervento di uno skipper romano. Gianni Nobile, 20enne di Vitinia, si trovava al timone dell’imbarcazione a vela “Sea Star” quando è stato costretto a tuffarsi, assieme alla collega 19enne Eloisa, per tranne in salvo tre naufraghi con la collaborazione di alcuni amici presenti a bordo. È successo a circa 3 miglia dalla foce del porto-canale, vicino a una delle piattaforme dell’Ip dove attraccano le petroliere, e ha visto protagonista il cabinato “Stefy”, uscito dalla Fossa Traianea, con a bordo tre uomini che intendevano trascorrere una mattinata in mare. Improvvisamente, però, il natante di circa 5 metri ha iniziato a imbarcare acqua e le persone sono andate nel “pallone”. L’allarme alla Guardia costiera veniva lanciato dall’unità navale ormeggiata al terminal che ha assistito al rapido affondamento del cabinato con i tre 50enni a bordo costretti a nuotare per non affogare.

IL CORAGGIO DI GIANNI E ELOISA

«Stavo navigando, con alcuni amici a bordo dopo aver lasciato la darsena, a poca distanza dal naufragio – precisa il giovane Nobile del guscio “Sea Star” di 8 metri – viste le persone sbracciarsi che gridavano aiuto ci siamo avvicinati e poi tuffati assieme a Eloisa riuscendo a portare in salvo i primi due. Poi abbiamo provveduto a far salire a bordo il terzo che non sapeva nuotare e si teneva a galla abbracciato a una delle boe che circondano la piattaforma». Le tre persone erano chiaramente in preda al panico e infreddoliti a tal punto che i ragazzi hanno fornito loro asciugamani e coperte per superare lo choc a seguito della brutta esperienza.

In contatto con la centrale operativa della Guardia costiera lo skipper si è messo al timone e è rientrato attraccando al molo interno della darsena, gestito dal Circolo velico Fiumicino, dove si trovavamo in trepidante attesa i famigliari delle persone salvate che aveva trascorso diverse ore di angoscia. «Come uomo di mare credo di aver fatto il mio dovere portando soccorso a tre persone in difficoltà», taglia corto Nobile. Parole di elogio per l’intervento dell’armatore di “Stella del mare” è arrivano dal Circolo velico.

IL “GRAZIE” DEI TRE TRATTI IN SALVO

«Un gesto encomiabile del nostro socio Gianni e dei suoi amici – sottolinea Massimo Pettirossi, direttore sportivo del Circolo -. Oltre all’attestato di stima, al quale si unisce il presidente Franco Quadrana, è nostra intenzione consegnare una targa per la coraggiosa operazione con cui ha certamente salvato tre persone in difficoltà». Un sentito ringraziamento, diretto all’eroico equipaggio, è arrivato dalle tre persone protagoniste della brutta esperienza. «In qualità di proprietario della barca “Stefy” – dice Andrea Liguori a nome di Alessandro Paolini e Mauro Mosconi, entrambi soccorsi – ringrazio di cuore i giovani della “Sea Star” che sono arrivati tempestivamente e ci hanno tratto in salvo dopo che la barca stava colando a picco. Veramente grazie di cuore per averci salvato la vita e soprattutto per il vostro coraggio perchè non avete avuto alcuna esitazione davanti a naufraghi in evidente difficoltà».


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Maggio 2024, 18:12
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