Taxi, continua la protesta contro Uber a Roma: niente auto bianche a Termini
A Roma pochissime auto in giro e niente taxi alla stazione Termini. Niente auto bianche neanche a Fiumicino e Ciampino. Ma come ieri per contenere i disagi, la società di gestione Aeroporti di Roma si è attivata fin dalle prime ore del mattino nei due scali con un servizio gratuito di navette per agevolare i viaggiatori nei trasferimenti verso Roma. Disagi anche nelle altre principali città italiane.
I sindacati tuttavia stanno chiedendo ai tassisti di riprendere il servizio per evitare disagi agli utenti. «Stiamo invitando tutti a riprendere servizio, ma ci sono alcune difficoltà», sottolinea all'Adnkronos Loreno Bittarelli, presidente di Uritaxi. «Noi ci siamo attivati per ottenere una convocazione da Delrio e abbiamo ottenuto un tavolo tecnico, vedremo i risultati e poi il 22 faremo un'assemblea per decidere insieme cosa fare - prosegue -. Quella dei tassisti è stata una protesta spontanea perché la categoria subisce la crisi, l'abusivismo dilagante e l'aggressione da parte delle multinazionali. Così quando è arrivata la notizia dell'emendamento nel milleproroghe c'è stata una reazione, i tassisti si sono sentiti traditi. Noi stiamo facendo di tutto per farglielo capire: un fermo così non serve e crea solo disagi agli utenti. Noi siamo contrari».
Anche Alessandro Atzeni di Uiltrasporti Lazio, sottolinea: «Già ieri abbiamo scritto ai nostri iscritti chiedendo di ripristinare il servizio. Ma si vedono purtroppo pochi taxi in giro. L'auspicio è che i tassisti usino responsabilità: c'è il momento della lotta e il momento di ragionare e stare calmi». «Questo è il momento in cui stare calmi - prosegue Atzeni - I tassisti però sono esasperati, non si sentono tutelati come dovrebbe esserlo un servizio pubblico di trasporto. Io sto chiedendo personalmente a tutti di riprendere il servizio, ma è comprensibile che lo stato d'animo non sia dei migliori». Di una «situazione ingovernabile» parla Riccardo Cacchione dell'Usb settore taxi nazionale: «Alcuni colleghi spontaneamente non hanno ripreso completamente il servizio - osserva - Difficoltà ci sono soprattutto a Roma e Milano. Stiamo invitando i tassisti a protestare nelle forme legalmente garantite e al tempo stesso, vista la difficoltà, ci stiamo attrezzando per garantire i servizi essenziali rispetto alle utenze deboli, come per gli ospedali e i portatori di handicap». «Sappiamo che c'è una normativa sul diritto di sciopero, ma la responsabilità non è solo la nostra, abbiamo invitato i colleghi a tenere conto delle regole e a protestare nelle modalità opportune - precisa - ma non è facile farlo perché la controparte si è mossa in modo scorretto e ci ha convocato tra quattro giorni invece che immediatamente».
La protesta nelle città. A Roma anche stamattina ci sono diverse assemblee in alcuni dei posteggi principali della città dove i tassisti sono presenti ma non prendono le corse, «garantendo solo - spiega uno di loro da piazza dei Navigatori - i servizi in urgenza, come corse per ospedali, da medici o per persone disabili e anziane». Interpellato sulla situazione nella Capitale, il sindacalista Nicola Di Giacobbe della Unica Cgil spiega: «Il ministro Delrio ha convocato i rappresentanti di categoria per martedì. Nelle assemblee noi stiamo cercando di spiegare questo ai colleghi che sono disorientati, per invitarli a riprendere il servizio. Poi, in base agli impegni concreti che il ministro prenderà martedì, decideremo il da farsi. Chi ha interesse a creare il caos non siamo noi ma le multinazionali».
A Milano anche oggi sciopero spontaneo «ad oltranza» e assemblee spontanee davanti alla Stazione Centrale e agli aeroporti di Milano e Malpensa. Lo sciopero non sta però provocando particolari disagi. I passeggeri si riversano sui mezzi pubblici, più affollati del solito. «Non siamo noi a non rispettare la legge, bastava rispettare quella che c'era prima» ha detto uno dei portavoce davanti alla stazione centrale.
Sono al momento in stato di agitazione ma garantiscono i servizi i tassisti napoletani. In città, al momento, non si sono verificati blocchi nè ripercussioni per l'utenza. La categoria condivide il momento di tensione che ha portato i colleghi di altre città a scioperare ma mantiene un giudizio sospeso in attesa del vertice convocato a Roma per la settimana prossima dove sarà presente anche una delegazione napoletana. «Lo stato di agitazione - spiega uno dei rappresentanti dei tassisti - significa che siamo pronti da un momento all'altro a scioperare».
È ripreso regolarmente invece, dalle 17 di ieri, il servizio taxi a Torino dopo l'invasione della centrale piazza Castello. Questa mattina le auto bianche circolano regolarmente. A differenza di ieri, nessun disagio dunque alle stazioni ferroviarie e all'aeroporto di Caselle Torinese. La protesta dei tassisti torinesi, però, non si ferma. Lunedì è prevista l'assemblea della categoria in un teatro torinese. Ed è molto probabile che una delegazione di tassisti vada a Roma, il 21 febbraio, giorno della convocazione al ministero dei Trasporti.
Servizio taxi regolare, salvo qualche astensione dal lavoro individuale, oggi a Firenze. Non si registrano, al momento, particolari difficoltà nel trovare auto bianche a disposizione nel capoluogo toscano: ieri, dopo il presidio di protesta davanti alla prefettura i tassisti si sono raccolti in assemblea fino al tardo pomeriggio, sospendendo in larga parte il servizio e creando disagi in città. Dall'incontro è emersa la volontà di rinviare ogni forma di protesta a dopo l'incontro nazionale con il ministero dei trasporti, in programma martedì prossimo a Roma.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Febbraio 2017, 10:12
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