Michela Andretta morta in clinica a Roma a 28 anni: esclusa la reazione allergica. L'intervento per un angioma all'orecchio

Eseguita l’autopsia sul corpo della 28enne deceduta mentre era in sala operatoria

Michela morta in clinica a 28 anni: esclusa la reazione allergica. L'intervento per un angioma all'orecchio

L’ipotesi di una reazione allergica, tra le cause dell’arresto cardiaco che ha portato alla morte, lo scorso venerdì, di Michela Andretta, l’estetista 28enne di Acilia, dopo un intervento per l’asportazione di un angioma all’orecchio nella clinica “Fabia Mater” sulla Prenestina, sarebbero state escluse già in partenza. Tanto da non risultare tra le richieste peritali in vista dell’autopsia che si è svolta ieri pomeriggio nel policlinico di Tor Vergata, alla presenza di sei medici: tre nominati dalla procura e altrettanti dai familiari della vittima.

LE INDAGINI

Nessuno dei componenti dei due collegi peritali (composti da un medico legale, un anestesista e un chirurgo vascolare) ha fatto trapelare notizie riguardo agli accertamenti effettuati sul corpo della 28enne per gran parte del pomeriggio di ieri. Gli esperti si sono infatti riservati di attendere i risultati degli esami istologici e l’analisi completa della cartella clinica. A partire da ieri avranno 60 giorni di tempo per redigere la relazione sulle cause della morte, al termine dei quali si saprà a cosa è dovuto l’arresto cardiaco, se i medici avrebbero potuto fare qualcosa per evitare la morte della giovane, se la diagnosi formulata era congrua e quali sono state le modalità di esecuzione dell’intervento, anche in relazione all’anestesia praticata.

«È una situazione tragica, una ragazza di 28 anni che muore così, non ci sono parole. Ma occorre attendere l'esito di questi accertamenti per formulare qualsiasi ipotesi», ha detto l’avvocato della famiglia della vittima, Marina Colella.

Sono tre, ad ora, i medici della clinica in cui è stata operata la 28enne iscritti nel registro degli indagati. Si tratta dell’anestesista Ksenia Trembiskaya, del chirurgo Francesco Stillo, che ha effettuato l’intervento, e del medico Giampietro Bianchini.

A loro il pm Francesco Paolo Marinaro contesta i reati d’omicidio colposo e di responsabilità colposa per morte o lesioni personali nell’ambito sanitario.

LA VICENDA

«La famiglia è distrutta e incredula, sono sotto choc», ha ribadito Colella. Un incubo, quello che stanno vivendo, iniziato circa due ore dopo l’ingresso della figlia in sala operatoria, quando i medici sono usciti a portare loro notizie. «Ci spiace ma Michela è deceduta per un arresto cardiaco», hanno detto ai genitori. Venerdì mattina la ragazza era stata accompagnata dalla mamma e dal papà in clinica. Verso le 12 era entrata in sala operatoria per non uscirne più. Il compagno, Andrea Carboni, allenatore delle giovanili della Pro Calcio Aurelio, non ha perso tempo e ha chiamato i carabinieri. I militari di Centocelle hanno posto immediatamente sotto sequestro la cartella clinica, alla Fabia Mater è arrivato anche il medico legale della Asl 2. Il corpo della ragazza è stato quindi affidato all’istituto di medicina legale a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Intanto, gli amici e i colleghi hanno avviato una raccolta fondi sulla piattaforma “Gofundme” per «dare sostegno alla famiglia». «Vogliamo ricordarti così - si legge sulla piattaforma - con il tuo meraviglioso sorriso che hai regalato al tuo amato Andrea, alla tua famiglia, ai tuoi colleghi e a tutte le persone che ti hanno amata e che ora non riescono a darsi pace per la tua scomparsa. Guardaci da lassù Micky, donaci ancora quel sorriso per darci la forza di andare avanti senza di te. Ciao piccolo angelo».

Alessia Marani

Federica Pozzi

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Maggio 2024, 10:49
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