Ballottaggi, al voto Brindisi e altri 15 Comuni: affluenza in forte calo

Ballottaggi, al voto Brindisi e altri 15 Comuni: affluenza in forte calo
I numeri, innanzitutto: 16 comuni alle urne, un capoluogo (Brindisi) in copertina, seggi aperti dalle 7 alle 23. Un test politico di medio termine per tutte le forze politiche pugliesi.
Ma dai rilievi delle ore 12 si registra un forte calo di affluenza sia a Brindisi che a Fasano: nel capoluogo aveva votato solo il 14,01 degli aventi diritto (al primo turno alla stessa ora aveva già votato il 23,02), mentre a Fasano il 17,13 contro il 21,82 di  due settimane fa. Alle 19, invece, nel capoluogo l'affluenza era salita al 30,75%, contro il 51,99 del primo turno. A Fasano, alle 19, aveva votato il 38,08% contro il 51,39 del primo turno.
Questi gli altri dati sull'affluenza in Puglia:
In provincia di Bari alle 12 aveva votato il 14,47 degli elettori rispetto al 19,75  del 5 giugno.
In provincia di Foggia il 15,29 contro il 20,63.
In provincia di Lecce (Nardò e Gallipoli) il 18,11 contro il 21,95  di quindici giorni fa.
In provincia di Taranto il 16,17 contro il 20,52.

Il turno di ballottaggio abbassa il sipario a pochi passi dalla pausa estiva delle istituzioni e allo stesso tempo apre la porta alla stagione referendaria, e dunque a una campagna elettorale di fuoco e fiamme. Toni e modi della battaglia sulla riforma costituzionale saranno però inevitabilmente condizionati anche dal clima post elettorale, e dunque dall’esito dei ballottaggi.
Succederà senz’altro su scala nazionale, ma la scia di effetti propagherà anche in Puglia e - per esempio - sul governatore Michele Emiliano.

I 16 comuni al voto sono così distribuiti: un capoluogo (Brindisi), che sarà termometro pugliese nella lettura nazionale; un altro centro nevralgico nella provincia adriatica (Fasano); due comuni salentini (Gallipoli e Nardò); cinque a Taranto (Grottaglie, Ginosa, Laterza, San Giorgio Jonico e Massafra); cinque a Bari (Adelfia, Gioia del Colle, Noicattaro, Palo del Colle e Ruvo di Puglia); due a Foggia (San Giovanni Rotondo e Torremaggiore). Il Pd centra il ballottaggio in dieci città, in altre circostanze (almeno un paio) sosterrà senza apparentamenti formali altri candidati di centrosinistra; Forza Italia è al secondo turno in sette casi, i Conservatori&Riformisti in sei, e solo in quattro casi c’è il patto tra berlusconiani e fittiani; prima volta al ballottaggio anche per i Cinque Stelle (Ginosa e Noicattaro).

A Brindisi la sfida è tra Nando Marino (Pd, Ncd, Udc, La Puglia in più) e Angela Carluccio (Conservatori&Riformisti, Noi centro, più civiche con fuoriusciti pd della precedente amministrazione Consales): per il primo è sceso massicciamente in campo Michele Emiliano, il che rende l’esito quantomai cruciale anche per “pesare” il governatore. A Fasano si contendono la fascia tricolore Francesco Zaccaria (centrosinistra) e Giacomo Rosato (civiche). Il Pd è in corsa anche a Nardò, Gallipoli, Adelfia, Noicattaro, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, San Giovanni Rotondo e Torremaggiore. Il buco nero è nel Tarantino, dove i democratici falliscono l’accesso al secondo turno in tutti e cinque i casi, al punto che il partito è stato commissariato dal segretario regionale Marco Lacarra. A Laterza i dem sosterranno però il sindaco uscente (Gianfranco Lopane), ricandidatosi fuori dal partito (sfiderà Francesco Perrone, civiche); anche a Massafra appoggio al fuoriuscito dal Pd Fabrizio Quarto, dall’altra parte invece un’aggregazione di centrodestra guidata da Forza Italia (Raffaele Gentile); a San Giorgio Jonico perché il candidato pd ha mancato il ballottaggio per appena tre voti e spuntano già i ricorsi alla magistratura, dunque senza appoggi a nessuno dei due al secondo turno  (Mino Fabbiano, Udc-Sel, contro Donato Ponzetta sostenuto da civiche-CoR); a Ginosa duello tra il centrodestra di Forza Italia (Vito De Palma) e i pentastellati (Vito Parisi), ergo libertà di voto per gli elettori Pd; a  Grottaglie la battaglia è tra civiche (Ciro D’Alò) e centrodestra in assetto unitario (Michele Santoro), e anche in questo caso i democratici sono in mezzo al guado.

Nel Salento, come anticipato, due le città alle urne. A Nardò ai nastri di partenza il sindaco uscente Marcello Risi (centrosinistra) e Pippi Mellone (Forza Italia e civiche); a Gallipoli lo sfondo è sempre il centrosinistra, perché sarà battaglia tra Stefano Minerva (Pd, La Puglia in più, Udc) e Flavio Fasano (civiche, ex sindaco ed ex assessore provinciale col Pd). Nel nord della Puglia il centrodestra unito è al secondo turno a Gioia del Colle, San Giovanni Rotondo e Ruvo, dove spunta anche l’alleanza Pd-Movimento Schittulli. In larga parte dei 16 comuni i distacchi al primo turno sono stati minimi o comunque colmabili (a Brindisi 32% per Marino e 24% per Carluccio), anche perché in molti casi galleggiano un bel po’ di voti aggregati al primo turno da altri candidati, in un contesto - ovunque - di grande frammentazione. La vera missione per tutti, allora, è accapparrarsi quei consensi e sconfiggere l’astensionismo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Giugno 2016, 23:42
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