Maroni: o Rizzi dimostra la sua innocenza o deve andarsene

Maroni: o Rizzi dimostra la sua innocenza o deve andarsene
«Rizzi nel partito è già stato messo fuori. Nel consiglio regionale o dimostrerà la sua innocenza o se ne deve andare». Così il governatore lombardo Roberto Maroni dopo un incontro a Roma con Raffaele Cantone, presidente dell'Anticorruzione parlando dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Fabio Rizzi, il presidente leghista della commissione Sanità del Consiglio regionale lombardo. L'inchiesta della Procura di Monza, che ha portato a 21 arresti, adombra un sostanzioso giro di mazzette attorno a prestazioni odontoiatriche. «Lui - ha aggiunto Maroni - ha detto che è pronto a spiegare tutto», ma «dagli atti risulta effettivamente qualcosa di non proprio trasparente. Se ci convincerà, bene. Sennò dovrà andarsene: chi commette un errore così grave, non può più fare politica. Men che meno rappresentare i cittadini nelle istituzioni».

«Di fronte a una persona che conosci da vent'anni, un leghista della prima ora a cui affideresti tutto, sono deluso e incazzato: questo è il sentimento che provo», ha aggiunto Maroni. «Ora dobbiamo reagire per capire come evitare queste cose, che non sono ammissibili, accettabili e prevedibili», ha sottolineato. Prevedere «non è facile. Quando le procedure sono rispettate e c'è un accordo sotto banco - ha spiegato Maroni - io non ho i mezzi e gli strumenti che ha la magistratura. La magistratura è arrivata ad accertare i fatti dopo un anno di attività investigativa, intercettazioni, tutte cose che io non posso fare. La magra consolazione è che tutta questa vicenda è nata da una denuncia fatta dal sistema della Regione, cioè da un membro del collegio sindacale nominato dalla Regione. Quindi gli anticorpi hanno funzionato. Una magra consolazione, perchè bisogna evitare che succedano cose di questo genere».







 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Febbraio 2016, 23:58
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