Genova, battaglia all'ultimo voto tra centrodestra e centrosinistra per espugnare la "roccaforte rossa"

Genova, battaglia all'ultimo voto tra centrodestra e centrosinistra per espugnare la "roccaforte rossa"

di Claudia Guasco
dal nostro inviato
GENOVA Una lotta all'ultimo voto. Genova diventa crocevia dei destini nazionali, con una sfida tra centrodestra e centrosinistra che va oltre la conquista delle amministrative. "Una vittoria a Genova avrebbe anche un valore politico: significherebbe che le roccaforti rosse non esistono più", ha detto chiaro e tondo il fondatore di FI Silvio Berlusconi. Se la colazione con Lega e Fratelli d'Italia fortemente voluta dal governatore ligure Giovanni Toti va all'arrembaggio, determinata a espugnare un baluardo del Pd dove per trovare un sindaco non di sinistra bisogna tornare al 1985 con il repubblicano Cesare Campart, gli avversari vogliono voltare pagina dopo anni di dissidi interni e guai giudiziari che hanno demotivato gli elettori.
DECISIVI I VOTI GRILLINI
Marco Bucci, 58 anni, manager con esperienza internazionale, è il candidato scelto dalla coalizione formata da Toti, Salvini e Giorgia Meloni per il "triplete": dopo la Regione nel 2015, il comune di Savona un anno fa, ora punta al capoluogo. Bucci era un manager nel settore "medical imaging" di 3M e Kodak, poi nel 2014 conosce il leghista Edoardo Rixi. Per lui realizza la parte immagini della campagna elettorale per la Regione, si appassiona alla politica per la sua città e la prima volta che incontra Toti a un gazebo va dritto al punto: "Voglio impegnarmi in qualcosa per Genova, tienimi presente», gli chiede. Rimette in sesto (gratis il primo anno, per 35 mila euro lordi il secondo) "Liguria digitale" e si conquista la fiducia sul campo. Ora è il candidato trumpista. Gianni Crivello, 62 anni, per cinque anni assessore alla protezione civile con la giunta di Marco Doria, è il candidato faticosamente emerso da un centrosinistra nel quale nessuno voleva presentarsi alle elezioni. "E' la sfida dei nonni", dicono scherzando (ma non troppo) in città. Bucci si presenta al ballottaggio in vantaggio, con il 38,8% del primo turno, Crivello insegue con il 33,4%. I sondaggi ufficiosi che circolano nelle segreterie di partito dicono che la partita è quanto mai aperta. A fare la differenza saranno quei 41.281 elettori che due domeniche fa hanno votato il M5S - primo partito alle regionli di due anni fa - e ora, senza un loro rappresentante, devono decidere se puntare sul Pd o sull'asse trumpista di Toti per il futuro della città. In ogni caso l'astensionismo resta il principale dei problemi per entrambi gli schieramenti: in Liguria a mezzogiorno si è recato alle urne il 14,44% dei cittadini rispetto al 16,6% che ha votato alla stessa ora nel primo turno.
"RENZI NON SI E' VISTO"
I due candidati di Genova si sono presentati ai seggi di buon'ora.
Bucci ha ripiegato la sua scheda poco dopo le otto, nella scuola Embriaci di Carignano, in centro città. "Ho votato questa mattina presto e invito tutti i genovesi a farlo: il voto è un importante momento di democrazia. Stiamo decidendo il futuro della nostra città, la partecipazione di tutti è importante. Buona domenica a tutti", ha detto. Intorno alle 10 anche Gianni Crivello ha votato nel seggio di via Linneo, alla scuola Elsa Morante, di Rivarolo. Lui, un non iscritto al Pd, dopo il primo turno è riuscito a ricompattare a sinistra incassando l'appoggio di Mdp, Sinistra Italiana e di alcune liste civiche che si ispirano al progetto di Campo progressista di Giuliano Pisapia. Ex infermiere, in pensione dal 2016, e delegato sindacale, viene definito "un vecchio comunista". Matteo Renzi non è venuto a Genova per sostenerlo nella corsa al ballottaggio: "Forse in questa fase non si sta sentendo amato, ecco", ipotizza Crivello. Che in ogni caso minimizza: "Per me non è un problema - spiega - Ci ho parlato al telefono una decina di giorni fa, mi ha detto "vediamo", poi non ci siamo più sentiti. Ma comunque pazienza, no problem. Mi ha fatto gli auguri e mi ha detto in bocca al lupo". Quanto a Bucci, due giorni fa ha avuto un "lungo e cordiale" colloquio telefonico con Berlusconi, il quale gli ha espresso "il suo sostegno, il suo incoraggiamento, la certezza che i genovesi sapranno riconoscere la qualità del programma predisposto per il capoluogo ligure. Il Cavaliere ha sottolineato di "aver seguito quotidianamente gli sviluppi della campagna elettorale di Genova, dando indicazione a Forza Italia ligure di sostenere fortemente e con il massimo impegno il candidato del centrodestra. E ha anche "espresso particolare apprezzamento per alcuni punti del programma di Bucci, come la forte attenzione alla sicurezza e alla lotta contro il degrado, attraverso l'istituzione del vigile di quartiere e l'immediato intervento contro l'emergenza rifiuti". Adesso tocca ai genovesi.

Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Giugno 2017, 16:14
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