Isis, legge del taglione per il ladro: jihadisti gli tagliano la mano destra
di Federica Macagnone
Siamo a Raqqa, la roccaforte dell'Isis. Un ragazzo viene portato in piazza e additato come un ladro colto con le mani nel sacco. Viene fatto inginocchiare e viene tenuto fermo da due jihadisti. Il suo braccio, avvolto in una garza, viene steso su un tavolo. Un terzo uomo con una mannaia gli amputa l'arto che viene riposto in un sacchetto, mentre si tenta di fermare l'emorragia. Ad assistere alla punizione, eseguita in una piazza, un gruppo di jihadisti armati e una cinquantina tra uomini e ragazzi accorsi per vedere l'ennesimo orrore targato Isis: appena una settimana fa un'altra persona era stata condotta in uno slargo di Mosul per subire la stessa sorte.
Quella di amputare la mano destra in caso di furto è una prassi che rientra nel cosiddetto codice penale dell'Isis, in cui vengono elencate le punizioni per tutti coloro che infrangono le regole nei territori controllati dallo Stato Islamico. Oltre un anno fa l'Isis aveva pubblicato il documento nel quale sono dettagliatamente elencati i reati e le pene: dalla morte alla lapidazione, dalla crocifissione al taglio di gambe e mani.
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Febbraio 2016, 10:50
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