Brexit, i partiti sospendono la campagna elettorale ma l'omicidio di Jo Cox potrebbe aiutare il «no»


di Cristina Marconi
LONDRA - Dal vociare polemico di un dibattito accanitissimo al silenzio plumbeo di un giorno di lutto. Così, ad una settimana esatta dal referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, il paese ha bruscamente interrotto le faide politiche con cui si sta avviando a prendere una delle decisioni più importanti della sua storia per piangere la giovane deputata laburista Jo Cox, prima politica britannica ad essere uccisa dal 1990.

La campagna referendaria è stata interrotta almeno fino al weekend in segno di rispetto per il gravissimo episodio e i politici hanno abbandonato i toni incendiari per esprimere un coro di cordoglio sentito. Sono stati cancellati i dibattiti televisivi, le conferenze stampa, i discorsi come quello che George Osborne, cancelliere dello Scacchiere, aveva in programma per ieri sera e l'unico appuntamento pubblico è stata la veglia davanti a Westminster in memoria della Cox voluta dal leader laburista Jeremy Corbyn.

IL DISTACCO
La giornata di ieri era iniziata sulla scia dei timori per un rafforzamento del campo Leave che negli ultimi giorni si era fatto sempre più arrembante, tanto che all'ora di pranzo l'Evening Standard usciva con la sua prima edizione in cui annunciava un vantaggio di sei punti per il campo pro-Brexit, 53% contro 47% secondo la rilevazione condotta da Ipsos Mori per il giornale. Già qualche ora dopo i dati apparivano superati e la notizia dell'omicidio dominava tutte le prime pagine.

ANCHE IL FMI FA SILENZIO
Per rispettare il silenzio per l'omicidio della deputata laburista, il Fondo monetario internazionale ha rimandato la pubblicazione di un rapporto in cui doveva mettere in guardia per l'ennesima volta contro i rischi economici di una Brexit, mentre il governatore della Banca d'Inghilterra Mark Carney, pur dichiarando il suo cordoglio, ha attaccato il fronte pro-Brexit per aver lasciato intendere agli elettori che l'istituto ha un obbligo di imparzialità nei dibattiti pubblici, obbligo a cui sarebbe venuto meno mettendo in guardia contro gli effetti negativi di un'uscita dall'Unione europea. Questo, secondo quanto scritto da Carney, ha alimentato numerose e sostanziose convinzioni errate sul ruolo della Old Lady.

Un altro colpo al fronte Leave è giunto dalle critiche ad un poster elettorale di Ukip con una lunga fila di immigrati e lo slogan Punto di rottura, definito eccessivo e offensivo. Nonostante gli appelli giunti da più parti - soprattutto dal campo euroscettico - a non strumentalizzare la morte della Cox, la portata simbolica dell'evento è apparsa subito evidente sebbene nessuno lo abbia espresso chiaramente.

LA CONFERMA DEL 23
La deputata era stata coinvolta nella campagna Britain Stronger in EuropE e appena mercoledì era stata fotografata mentre sfrecciava con la sua famiglia in un gommone sul Tamigi per difendere il fronte Remain al referendum. Referendum che, come confermato da Osborne, si svolgerà come previsto il 23 giugno prossimo. Nonostante tutto.

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Giugno 2016, 11:48