Sarebbero state 34 le persone presenti all'interno dell'Hotel Rigopiano. «Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e otto dipendenti - spiega il sottosegretario regionale, con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, dal Centro di raccolta allestito nel palazzetto dello sport di Penne -. Però è verosimile che ci fossero degli ospiti (4, si presume) e dunque il numero dovrebbe essere questo».
Stefano e Francesca erano alla loro prima vacanza insieme. Luciano e Silvana dovevano ripartire martedì ma sono rimasti un giorno in più a causa del maltempo. Emanuele, invece, era lì tutti i giorni: ci lavorava all'hotel Rigopiano, spazzato via da una valanga. Sono storie di gente normale, di famiglie e coppie che volevano soltanto passare qualche giorno lontano dalla solita vita e magari godersi il silenzio delle montagne dalle vetrate della Spa. Gli unici numeri certi, al momento, sono le 35 persone tra ospiti e dipendenti che erano presenti all'interno della struttura, i due superstiti recuperati nelle prime ore della mattina, un cadavere già estratto e un altro individuato. Degli altri 31, dunque, non ci sono ancora notizie ufficiali, classificati come 'dispersì.
Dispersa è la famiglia di Domenico di Michelangelo, un poliziotto in servizio a Osimo, nelle Marche, ma nato a Chieti, ai piedi di questa montagna bella e aspra: con lui c'erano la moglie Marina Serraiocco, abruzzese anche lei, di Popoli, e il loro bimbo di sette anni. Il piccolo è uno dei tre bambini che sicuramente erano presenti nella struttura: oltre a lui c'erano infatti i figli di 6 e 8 anni di Giampiero Parete, l'uomo che per caso si è salvato e che ha dato l'allarme. «Mia moglie aveva mal di testa e aveva bisogno di una medicina che era in macchina. Allora sono uscito dall'albergo e sono andato in auto. Mentre tornavo verso l'hotel ho sentito rumori e scricchiolii e ho visto la montagna cadere addosso all'edificio. Li sotto ci sono ancora mia moglie e i miei due figli».
Come dovrebbero esservi Stefano Faniello, 28 anni compiuti due giorni fa e Francesca Bronzi, 25. I due fidanzati erano alla loro prima vacanza insieme. Lo raccontano i due papà, mentre scendono dalla montagna con le lacrime agli occhi. «È una tragedia, ho mia figlia la sotto - dice Gaetano - era andata a fare una giornata con il ragazzo, c'è suo padre qui accanto a me. Volevano passare un week end ma sono rimasti su». Erano un regalo per Stefano, questi due giorni di wellness e benessere. «Non erano mai venuti qui - aggiunge papà Alessio - Ma la speranza c'è ancora e noi aspettiamo. Non ce ne andremo». Anche Roberto Del Rosso era sicuramente in albergo. «Viveva praticamente lì, non lo abbandonava mai» dicono a Contrada Mirri, l'avamposto più vicino - 4 case - all'hotel. Umberto era, è, l'amministratore delegato del Rigopiano. Fino a sei, sette anni fa era in società con i fratelli.
Poi si è preso tutto e ha ristrutturato: la piscina, la spa, il centro benessere.
Ed erano andati proprio per quello Luciano Caporale e Silvana Angelucci, di Lanciano di Chieti. Parrucchieri entrambi, erano arrivati domenica e dovevano partire martedì mattina. Quando hanno visto le nevicate, però, hanno deciso di fermarsi un altro giorno, senza sapere che sarebbe stato l'ultimo. In vacanza erano Marco Vagnarelli e Paola Tomassini, di Castignano in provincia di Ascoli. Lui dipendente dell'Ariston, lei di Autogril, erano due giovani sereni e tranquilli, dicono i conoscenti «Ci siamo sentiti che stavano per ripartire - racconta il fratello di lei - aspettavano che la strada fosse liberata per andare via». Ma erano preoccupati? «Della neve no - dice - erano preoccupati dalle scosse di terremoto della mattina». Lo erano anche Emanuele e Fabio, due dipendenti. Fabio, che «sapeva fare tutto e faceva un pò di tutto, il falegname, il muratore, il tuttofare», è uscito assieme a Giampiero. Anche lui si è trovato fuori per caso. Emanuele, invece, lo stanno ancora cercando. Assieme a Jessica, Marco e tutti gli altri.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Gennaio 2017, 20:20
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