Commissione Covid, Conte accusa il governo: «Plotone di esecuzione per me e Speranza». Scontro in aula VIDEO

Si alza la temperatura in Aula alla Camera dove sono in corso le dichiarazioni di voto per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sul Covid e le misure adottate dall'allora governo Conte

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Si alza la temperatura in Aula alla Camera dove sono in corso le dichiarazioni di voto per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sul Covid e le misure adottate dall'allora governo Conte. L'intervento dell'ex premier Giuseppe Conte prima e dell'allora ministro della Salute Roberto Speranza poi -entrambi in prima linea all'epoca della pandemia- scaldano l'emiciclo, tanto che, al termine dell'intervento di Speranza che rivendica quanto fatto da responsabile della sanità, si leva dai banchi dell'opposizione un coro di 'vergogna' rivolto alla maggioranza e all'attuale governo. Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, cerca di riportare la calma, invitando i deputati che, stanno abbandonando l'Aula in segno di protesta a lasciarla ordinatamente.

Le parole di Conte

Contro «un nemico invisibile, un virus sconosciuto, una situazione di cui acclariamo subito la grande emergenza e in cui scopriamo di essere vulnerabili e fragili e senza nessun libretto di istruzioni», «noi al governo ci siamo impegnati al massimo, non abbiamo conosciuto giorno né notte per mettere in salvo il paese per cercare di capire quali strategie attuare». Così il presidente del M5S Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera nella discussione sulla commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid.

«Per come l'avete confezionata, con un perimetro di indagine ben costruito e delimitato che tiene fuori tutto il cuore pulsante della gestione sanitaria, le Regioni, e che tiene fuori tutte le filiere di comando, questa commissione è un insulto agli italiani, alla sofferenza delle famiglie e a tutto il lavoro fatto dal personale sanitario e dalle forze di polizia. State dimostrando, respingendo tutti i nostri emendamenti che volevano allargare il campo delle indagini, di avere paura. Di cosa avete paura? Così come l'avete costruita, questa commissione è un plotone di esecuzione politica che ha due nomi: Giuseppe Conte e Roberto Speranza.

Ma con noi e con me non funziona perché noi nella aule, anche dei tribunali, ci entriamo a testa alta. Noi non ci difendiamo dai processi ma nei processi». 

Le parole di Speranza

«Gli anni del Covid sono stati durissimi per l'intero pianeta, una sfida che ha sconvolto le vite di tutti: oltre 760 milioni di casi confermati e 7 milioni di decessi nel mondo, numeri che danno l'idea di quello che è successo. C'è tanto da imparare e sarebbe giusto farlo, con sano senso repubblicano». Ha iniziato così Roberto Speranza, deputato del Partito democratico ed ex ministro della Salute, il suo intervento alla Camera per la proposta di istituzione di una commissione d'inchiesta sul Covid. «Uso le parole di papa Francesco, pronunciate in una piazza san Pietro deserta e bagnata: 'Peggio di questa crisi, c'è solo il rischio di sprecarlà - ha detto tra gli applausi Speranza -, e noi non dobbiamo sprecarla, così come non dobbiamo sprecare le occasioni per capire e migliorare il nostro sistema sanitario nazionale, che è una pietra preziosa di cui prendersi cura».

Poi l'attacco: «Con la proposta di questa commissione, pensate di essere all'altezza del nostro compito di legislatori? Io penso di no, e lo dico con rammarico e amarezza. Negli anni da ministro, ho sempre detto che sui temi della sanità e della difesa al diritto alla salute non bisogna dividersi, ma unire il Paese perseguendo l'interesse pubblico». «Oggi che siedo sui banchi dell'opposizione - ha continuato l'ex ministro - serve unità, non polemiche strumentali e fuori dal mondo, servono regole e serietà, rigore, non propaganda becera e inutile come voi volete fare. Serve finanziare il nostro Servizio sanitario nazionale. Io ero riuscito con Conte, con Draghi, a portare la spesa sanitaria sopra al 7% del Pil, ora si torna indietro, è un errore grave. Dobbiamo investire di più sulla sanità, ogni euro che mettiamo non va considerato semplice spesa pubblica, ma il più grande investimento sulla vita delle persone», ha concluso Speranza.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Luglio 2023, 14:24
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