Rino Barillari, dal litigio con Frank Sinatra a Mickey Rourke: chi è il King dei paparazzi aggredito a Depardieu a via Veneto

Il fotoreporter ha 79 anni. Una vita a caccia di "scoop"

Rino Barillari, chi è il King dei paparazzi aggredito a Depardieu a via Veneto

Per lui, Rino Barillari, la “guerra è guerra”. Sempre. Anche a quasi 80 anni suonati (ne ha 79). Lui è semplicemente "The king": il re dei paparazzi. L’uomo che "flescia" prima di pensare.Anche oggi, come ieri e come domani era a caccia di uno "scoop", di un personaggio da immortalare in ristorante, a passeggio per le vie più chic della città, all’uscita di un night o perché no di una chiesa. E questa volta Gerard Depardieu ha pensato (male) di aggredirlo.

Rino Barillari aggredito da Depardieu a via Veneto, The King dei paparazzi in ospedale

Rino Barillari, chi è

Ha gli occhi più veloci di una pallina del flipper, il look impeccabile, la sigaretta sempre accesa, un sorriso, il rispetto per chi lavora ma anche la voglia di non fermarsi mai. Ecco chi è The King.

Quela ragazzo che aveva a 16 anni quando iniziò a consegnare negli alberghi le fotografie scattate e a Fontana di Trevi e poi sviluppate a mano, e quella che lo ha accompagnato in tutti questi anni e che lo ha portato a immortalare i personaggi più importanti dell’ultimo mezzo secolo dai papi, ai presidenti della Repubblica, dai premier italiani e stranieri agli attori come Sylvester Stallone, Sharon Stone, Liz Taylor, Alberto Sordi, Marcello Matroianni, Frank Sinatra (solo per citarni alcuni). Perché, come scrisse Achille Bonito Oliva, ”Dio Perdona, Barillari no”.

Le aggressioni

Di botte ne ha prese tante: sono ormai quasi duecento le volte che è finito al pronto socorso (una anche con il sottoscritto) dopo l’aggressione di chi non era proprio contento di essere fotografato. E poi le sparatorie con rapinatori e terroristi negli anni di piombo : «Non m’hanno mai beccato - ricordò quando compì 70 anni - Però degli ultrà mi hanno accoltellato.

Da quel giorno ho odiato il calcio».

Con Frank Sinatra

Come dimenticare l'epico diverbio con Frank Sinatra ed i suoi gorilla, che soltanto l'intralcio dei tavolini del Cafè de Paris evitò che degenerasse in un violento corpo-a-corpo? E che dire del celebre schiaffo di Aldrin, l'astronauta geloso della sua privacy "lunare"?

Non si è fermato nemmeno davanti a l'irascibile Mickey Rourke (mitragliato dal flash in una nota discoteca) o l'acqua ghiacciata del secchiello dello champagne lanciatogli dal parrucchiere di Claudia Schiffer fotografata al ristorante Dal Bolognese. Un bollettino di guerra che oggi conta 82 macchine fotografiche fracassate, 11 costole rotte, un femore fatto a pezzi da un energumeno che stava picchiando la fidanzata a piazza Navona.

Piazza Navona

Già, piazza Navona. E’ qui il suo quartier generale. Una casetta che è una bomboniera. Dove Barillari ha tutto quel che gli serve: macchine fotografiche, obiettivi, sigarette e una sfilza di cravatte tutte già annodate: «Lo so che è da scemi - ripete sempre - che ogni volta potrei farmelo in venti secondi, il nodo. Ma venti secondi de qua, venti secondi de là, e te saluto, addio emoscion, perdi er servizzio. Mejo arrivare prima, te pare?».

E così da quando lavora al Messaggero ne ha collezionati di scoop seri. Soprattutto di notte. Perché per Rino le notti romane non hanno segreti. La sua parlata è inconfondibile: un mix di calabrese, inglese e romano. «Privacy? - scherza - per me vuol dire provaci».

E allora provaci ancora. Provaci sempre grande King. E lui che dice? «Ao io me sento sempre un regazzino l'importante è esistere perché la guerra è guerra».


Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Maggio 2024, 15:02
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