«Senza Atac, Roma fa crac»

«Senza Atac, Roma fa crac»
Paola Lo Mele
È bufera in Atac. Dopo l'addio del direttore generale Bruno Rota in rotta con il M5S, arriva l'allarme conti dell'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo. «Il debito di Atac da 1,38 miliardi per il Comune è un credito che vale oltre 500 milioni. Se oggi la società fallisce anche il Comune ha serie difficoltà e rischia il dissesto», spiega al Sole 24 ore chiedendo un tavolo con Governo e Regione sui tanti nodi della Capitale.
L'assessore della giunta Raggi di recente ha lasciato le deleghe alla case e nel weekend ha criticato a mezzo stampa alcune nomine in Campidoglio e lo scollamento tra molti assessori e la maggioranza. La stoccata di Virginia Raggi non si è fatta attendere: «A tutti i componenti della mia squadra di consiglieri e di giunta dico infatti di non distrarsi dal lavoro alimentando sterili polemiche. Chi preferisce polemizzare si mette da solo fuori dalla squadra». Parole che nella rovente estate romana sono risuonate come un vero e proprio avviso di sfratto per il responsabile dei conti.
Che, però, ieri ha aggiustato il tiro facendo rientrare il caso: «Condivido pienamente le linee della sindaca Raggi. Mie considerazioni sui conti sono state interpretate in maniera distorta».
«Da Raggi e M5s un anno di danni», attacca il consigliere comunale dem Marco Palumbo. «A chi toccherà, stavolta, fare le valigie?», si domanda ironico il capogruppo di FdI Fabrizio Ghera. La soluzione per mettere in salvo la municipalizzata dei trasporti proposta al Campidoglio sia dall'ormai ex dg Rota, sia dal suo predecessore Marco Rettighieri si chiama concordato preventivo e consiste in una sorta di amministrazione straordinaria per saldare i debiti, ma fino ad ora non ha incassato l'ok dell'amministrazione.
Il Comune per ora è più impegnato a trovare un nuovo vertice aziendale. Secondo rumors interni sarebbe già stato trovato e anche lui verrebbe da fuori Roma.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Luglio 2017, 05:00