Renzi litiga anche con la Boldrini

Matteo Renzi prova a usare toni più morbidi ma rivendica «nel metodo e nel merito» la mozione presentata dal Pd martedì contro Bankitalia e il suo governatore Visco. Il leader del Pd dice di aver conosciuto il contenuto della mozione presentata dal Pd «nello stesso momento» di Gentiloni e di aver concordato con lui le modifiche. E ingaggia un duello con la presidente della Camera Laura Boldrini: «Non difende le regole. Se fossi stato il presidente della Camera, avrei giudicato non ammissibile la mozione del M5s su Bankitalia, cui il Pd ha reagito con una propria mozione». Accuse che Boldrini rimanda irritata al mittente: «Non c'era alcuna ragione regolamentare per giudicare inammissibili le mozioni sulla Banca d'Italia. C'è un diritto del Parlamento ad esercitare il suo potere di indirizzo sulla nomina del governatore. A ciascuno le sue responsabilità». Palazzo Chigi comunque dovrebbe nominare il nuovo governatore di via Nazionale entro la fine di questa settimana.
Intanto anche la timida apertura al dialogo fatta da Mdp al Pd è naufragata quasi subito, visto che Renzi è assolutamente contrario a riaprire la discussione sulla legge elettorale. Cambiare il Rosatellum non si può, perchè il rischio è «ripartire da zero». Quindi, nonostante il volto dialogante assunto dal segretario nei confronti dei fuoriusciti dem, difficilmente si riuscirà a trovare un terreno di confronto.(A. Sev.)
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Ottobre 2017, 05:00