Mario Landi

Il governo sblocca quasi 7.900 assunzioni nella Pubblica Amministrazione. Una tornata che passa per due decreti, appena firmati da Madia, insieme a Padoan. Numeri con pochi precedenti, che premiano soprattutto le forze dell'ordine. Tra carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco sono circa 5.150 i nuovi ingressi. Ma l'infornata tocca anche l'Inps, i ministeri e l'Agenzia delle Entrate. Da una parte c'è il via libera all'assunzione diretta, pescando da concorsi già fatti, dall'altra c'è invece l'ok a bandire nuove selezioni pubbliche. Prove che si svolgeranno secondo le regole della riforma del pubblico impiego, al suo battesimo. Le prove saranno centralizzate, programmate con regolarità e non mancherà l'inglese.
Ma rispetto al passato il cambiamento più rilevante è il tetto agli idonei. Si tratta di coloro che passano le selezioni ma con un punteggio più basso rispetto a quello dei vincitori. Messi in panchina con la speranza di essere chiamati prima o poi. O meglio con il rischio di nutrire false aspettative. Ora gli idonei non potranno più superare il 20% dei posti messi a bando.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Ottobre 2017, 05:00