Margherita Ossoli

Rigetta ogni accusa Jared Kushner, genero e consigliere del presidente Usa Donald Trump, coinvolto nelle indagini sulle presunte interferenze di Mosca nelle elezioni americane, il cosiddetto Russiagate. Kushner, marito di Ivanka dal 2009 e fidatissimo consigliere del presidente, è stato sentito dalla commissione Intelligence del Senato: «Non sono stato colluso con la Russia. Non conosco nessuno nella campagna elettorale che lo abbia fatto. Non ho fatto nulla di improprio». Non c'entra dunque la Russia nella vittoria del tycon. «Donald Trump aveva un messaggio migliore e ha corso una campagna più smart, è per questo che ha vinto», ha detto convinto Kushner. Nel documento in cui riassume la sua difesa, il genero di Trump ha ammesso di aver avuto quattro incontri con rappresentanti russi durante la campagna elettorale del 2016. Uno di questi, sinora inedito e da lui mai ammesso. Ma ha minimizzato la rilevanza di tali riunioni (quella con un'avvocatessa russa, due con l'ambasciatore russo in America Sergej Kislyak e uno col banchiere Sergej Gorkov) ed escluso che siano serviti ad instaurare un canale di comunicazione segreto tra lo staff di Donald e il Cremlino.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Luglio 2017, 05:00