Margherita Ludovisi

L'ultimatum del governo spagnolo al presidente catalano Carles Puigdemont è scaduto ieri senza produrre grandi novità nella vicenda dell'indipendenza catalana. Il «President» ha mantenuto una posizione ambigua, chiedendo di nuovo un dialogo con Madrid, una riunione urgente con il premier spagnolo e la fine della «repressione» in Catalogna. Una risposta che non ha soddisfatto il governo centrale, che l'ha definita «non valida» e Rajoy ha posticipato l'ultimatum a giovedì, termine ultimo entro il quale il leader catalano dovrà dare una risposta precisa. Senza un passo indietro di Puigdemont il premier spagnolo chiederà al senato di Madrid - che il Pp controlla - il via libera all'attivazione dell'articolo 155 della Costituzione, che in pratica vuol dire il commissariamento della regione. In tal caso, Madrid potrebbe prendere il controllo delle competenze del governo catalano, destituire Puigdemont e convocare elezioni anticipate. Con il rischio però di provocare un sollevamento popolare in Catalogna. A Barcellona il clima è ogni giorno più teso e il fronte indipendentista nel Parlamento catalano chiede la proclamazione immediata della Repubblica'. Due leader indipendentisti sono stati arrestati.

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2017, 05:00