Lega ai ferri corti su M5S

Lega ai ferri corti su M5S
Alessandra Severini
Un'alleanza di governo con il Movimento 5Stelle potrebbe minare la coalizione di centrodestra, facendo andare in pezzi le giunte di molte regioni del centro-nord in cui la Lega governa con FI. L'avvertimento è di Roberto Maroni, ospite da Lucia Annunziata su RaiTre. Ma Salvini, che è in contatto costante con Luigi Di Maio per trovare un'intesa per le presidenze delle Camere in vista del voto di venerdì prossimo, mostra di non gradire: «Si parte dal centrodestra che ha vinto, ma parlo anche con il M5S. Nulla è impossibile o irrealizzabile: voglio vedere cosa vogliono fare, ci sono delle basi in comune». Il primo banco di prova della reale tenuta del centrodestra sarà l'elezione del presidente del Senato. FI spinge la candidatura di Paolo Romani a cui i pentastellati hanno già detto no. Quel che è certo è che Salvini non vuole sentir parlare di un'alleanza di governo col Pd, che rimane invece l'ipotesi preferita da Silvio Berlusconi. L'incompatibilità fra Lega e Pd è ben riassunta nello scambio velenoso di tweet fra il leader della Lega e il ministro Carlo Calenda. «Calenda dice che i governi Renzi e Gentiloni sono stati fra i migliori della storia d'Italia'. Avrà fatto una colazione pesante??? scrive Salvini, citando un tweet del ministro. E Calenda replica: Pesante ma necessaria Matteo, mi sono svegliato dopo un incubo: tu, Bagnai e Borghi che discutevate delle finanze degli italiani.
Nel Pd però si allarga il fronte di chi non esclude a priori un dialogo con i 5Stelle. Walter Veltroni la prende in considerazione a patto che ci siano «condizioni precise e la regia del Capo dello Stato». Il segretario reggente del Pd Maurizio Martina per ora ritiene «giusto avere un confronto» ma lo limita alle presidenze delle Camere per cui «servono figure plurali e di equilibrio». I fedelissimi di Renzi però sospettano che nel partito molti siano favorevoli al dialogo con i 5 stelle sul governo. E avvertono: «Così si rischia l'estinzione del Pd». Intanto affilano le armi: se qualcuno nel Pd vuole alleanze ne risponderà agli elettori e ci si conterà nei gruppi, dove i renziani sono certi di avere ancora la maggioranza.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Marzo 2018, 05:01
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