La manovra di bilancio non piace ai sindacati. I tre confederali chiedono insieme

La manovra di bilancio non piace ai sindacati. I tre confederali chiedono insieme un incontro a Gentiloni sulla previdenza, dopo lo stop sull'età della pensione. Ma è soprattutto la Cgil che attacca a testa bassa una manovra colpevole di difendere lo status quo e le rendite. La Fiom vorrebbe addirittura uno sciopero generale, ma il segretario Cgil Susanna Camusso è cauta, in attesa di eventuali modifiche in Parlamento. Il ministro dell'Economia Padoan rivendica invece le scelte compiute, sottolineando le ingenti risorse stanziate per la lotta alla povertà. In particolare l'esecutivo ha puntato sul potenziamento del Reddito di inclusione. Lo stanziamento aggiuntivo permetterà di allargare la platea di destinatari e di rendere più corposo l'assegno riservato alle famiglie numerose. Secondo le stime, l'assegno per i nuclei oltre i 5 componenti dovrebbe passare da 490 a 540 euro. Allo stesso tempo, salirà gradualmente il numero di persone coinvolte, fino ad arrivare a 650.000 famiglie dalle 490.000 attualmente previste a partire dal primo gennaio. Nella manovra potrebbe trovare spazio anche una norma che vieti le bollette con una cadenza di 28 giorni, divenute ormai pratica diffusa, come auspica il ministro Calenda.
(A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2017, 05:00