Giuliano Pani

L'obiettivo è evitare tragiche morti come quella, in campo nel 2012, del calciatore del Livorno Piermario Morosini. Per questo, dal primo luglio, scatterà l'obbligo della presenza di defibrillatori in tutti gli impianti sportivi, anche quelli dilettantistici. L'annuncio arriva via tweet da parte del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha reso noto di aver firmato il decreto in merito di concerto con il titolare dello Sport Luca Lotti. Le norme sono stringenti: in mancanza del defibrillatore sarà infatti impossibile svolgere attività sportive.
L'obbligo per le società e le associazioni dilettantistiche di dotarsi di un defibrillatore all'interno dell'impianto sportivo in cui svolgono le proprie attività è «un modo di rendere più sicuri e tutelati - afferma Lotti in un post su Facebook - i tanti momenti di agonismo e di esercizio fisico che si praticano ogni giorno nel nostro ricchissimo mondo dello sport non professionistico. Troppo spesso funestato da tragedie evitabili grazie alla presenza di uno strumento tecnologico che può salvare la vita. Non sono pochi gli atleti che per tanti motivi si possono trovare in una condizione di emergenza mentre fanno sport». Tornano alla mente, sottolinea il ministro, «tante storie di giovani sportivi scomparsi che avrebbero potuto essere messi in salvo grazie a un defibrillatore. Ci siamo detti che avremmo dovuto fare di tutto perché non accadesse di nuovo. Abbiamo mantenuto quella promessa».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Giugno 2017, 05:01