Disagi persino negli aeroporti
Il mondo è alle prese con un altro attacco informatico che ricorda quanto avvenuto lo scorso maggio con il virus Wannacry. Dalla Russia all'Ucraina, dagli Usa ai Paesi Bassi, passando per Francia, Polonia, Lituania e pure Italia, pochi sono stati risparmiati. Come la volta scorsa si tratta di un'offensiva ransomware, di un programma cioè infettato che blocca l'accesso al computer costringendo il proprietario a pagare un riscatto per tornare in possesso dei propri dati. A quanto risulta dalle prime verifiche, la cifra richiesta è di circa 300 dollari (265 euro).
Secondo Costin Raiu, direttore del team di ricerche e analisi di Kaspersky Lab, una delle più note aziende specializzate nella produzione di software per la sicurezza informatica, si tratta di una minaccia inedita: «Dai risultati preliminari sembra non si tratti di una variante del ransomware Petya ma di un nuovo virus, che abbiamo chiamato NotPetya». Al di là dell'origine, a impressionare sono il gran numero di computer messi ko dal virus. Il sito del colosso russo Rosneft è andato in blocco, in Ucraina i voli in diversi aeroporti registrano lunghi ritardi e pure la centrale di Chernobyl è finita sotto attacco, anche se dai primi riscontri non dovrebbero esserci danni al sistema di monitoraggio dell'aria. «Un attacco senza precedenti e vogliamo individuare i responsabili», ha affermato il premier ucraino Volodomyr Groysman. Senza dimenticare che nella morsa del riscatto sono finite anche l'agenzia pubblicitaria inglese Wpp, il gigante dei trasporti marittimi Moller-Maersk e gli uffici dello studio legale americano DLA Piper.
Premesso che i cybercriminali hanno sfruttato ancora una volta una falla di Windows, aggiornare le infrastrutture IT è il primo passo obbligato per evitare problemi, anche se per molte aziende si rivela uno scoglio insormontabile poiché troppo costoso. E però la prevenzione in campo digitale è tutto, un monito che vale doppio per l'Italia, che nel 2016 è stato il terzo paese europeo più colpito dagli attacchi ransomware verso dispositivi mobili
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Giugno 2017, 05:00