CODICE ANTIMAFIA

Molte perplessità hanno accompagnato la firma che il presidente Sergio Mattarella ha apposto alla legge che modifica il codice antimafia. Le perplessità si sono così tradotte in una lettera che il capo dello Stato ha inviato al premier Paolo Gentiloni per segnalargli dei «profili critici» del provvedimento e per sottolineare la necessità che «il Governo proceda a un attento monitoraggio degli effetti applicativi della disciplina». Il Colle, in particolare, ha espresso timori per il restringimento dell'applicazione della confisca penale allargata relativamente ad alcuni tipi di reati: associazione per delinquere, corruzione tra privati, indebito utilizzo di carte di credito o di debito, delitti commessi con finalità di terrorismo internazionale. I parlamentari dicono che si è trattato solo di un «errore materiale» e non di un caso politico con risvolti sotterranei. Comunque i tecnici di Palazzo Chigi sono già al lavoro per sanare il vulnus segnalato dal Quirinale.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2017, 05:00