RENZI, SFIDA AI PM

Alessandra SeveriniMatteo Renzi sceglie di passare al contrattacco per vincere la difficile partita sul caso petrolio. E così va in tv, ospite di Lucia Annunziata, per rivendicare la paternità dell'emendamento incriminato che ha sbloccato i lavori del centro oli Total di Tempa Rossa, in Basilicata. Così come rivendica «con orgoglio tutte le misure per sbloccare le opere pubbliche e private specie al sud. Tempa Rossa, ma anche Bagnoli, Pompei, la Salerno-Reggio Calabria e tutte le altre». Ma il premier va anche oltre e si dice pronto ad essere ascoltato dai magistrati che indagano sul petrolio in Basilicata. «Se i magistrati vogliono sentirmi sono qui. Noi non sapevamo delle indagini, è giusto così - aggiunge - se qualcuno ha pagato tangenti o ha fatto degli illeciti in quel caso voglio che sia scoperto, chiedo ai magistrati di fare il massimo degli sforzi».In realtà, gli uffici titolari delle indagini fanno sapere che non è in programma alcun interrogatorio del premier. Oltre all'azione di governo, il presidente del Consiglio difende anche il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, colpevole, secondo lui, solo di «aver fatto il suo lavoro». Ma il premier non vede alcun «complotto di poteri forti, non ci credo dai tempi del Processo di Aldo Biscardi. Credo che ci sia legittimamente e giustamente una battaglia politica». Una battaglia aspra, che da giorni vede il governo sotto assedio, bersaglio degli attacchi delle opposizioni che preparano le mozioni di sfiducia. Renzi sfida il Movimento 5 stelle: «Dire che siamo quelli delle lobby mi fa schiattare dalle risate. Noi abbiamo fatto la legge su reati ambientali, aumentato le pene per la corruzione, approvato in prima lettura alla Camera il conflitto d'interessi». Annuncia querela contro Grillo che ha detto che abbiamo preso i soldi dell'Eni e ne dovrà rispondere. Possono dirmi che non sono capace ma non disonesto. Ma il M5s non rinnega le accuse. La querela? E' motivo di orgoglio per noi fa spallucce Luigi Di Maio. Al di là della bagarre politica, l'indagine sul petrolio si allarga sempre di più, divisa ormai in tre filoni che toccano anche il porto di Augusta. Questa settimana ci saranno gli interrogatori dei sei arrestati, poi arriverà anche il turno dell'ex ministro Guidi e del ministro Boschi. I pm aspettano poi gli esiti delle analisi dei Carabinieri del Noe per capire se procedere anche per il reato di disastro ambientale. riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Aprile 2016, 00:44