Vigilanza rafforzata per Sala

Simona Romanò
Vigilanza rafforzata sul sindaco Giuseppe Sala.
Il provvedimento è stato preso dal questore Marcello Cardona dopo le contestazioni dell'estrema destra a Sala. Il sindaco da una settimana è sotto tutela preventiva della Digos durante gli incontri pubblici. A proteggerlo potrebbero essere delegati anche i vigili. È una decisione che vivo con tranquillità, mi sono adeguato - ha commentato Sala - Spero sia solo un momento passeggero, perché se fosse possibile ne farei a meno. I milanesi sanno che ho uno stile per cui cerco di vivere come vivevo prima».
Sorvegliato speciale dopo l'irruzione dei militanti di CasaPound a Palazzo Marino al grido di «vattene»; dopo le manifestazioni in piazza Scala e i cartelli «falsario dimettiti» con i quali è stata tappezzata la città in riferimento all'indagine di Expo che lo vede indagato. Non è chiaro però se Sala abbia anche ricevuto minacce concrete. Alla domanda diretta riguardo eventuali intimidazioni lui ha risposto in modo sibillino: «Preferisco non commentare». Quel che è certo è che si è schierato più volte apertamente contro i raduni neofascisti e forse ciò l'ha posto nel mirino dei più estremisti. La polizia parla di «contestazioni da parte di alcune organizzazioni politiche». La questura, in una nota, precisa che «il sindaco non è sotto scorta: i luoghi di lavoro e il domicilio sono già oggetto di vigilanza radiocollegata generica». Solo quindi una sorveglianza più stretta. Non ci sta il presidente di CasaPound Italia Giancarlo Iannone, che chiede d'incontrare Sala, accusandolo di «ambiguità»: «Preferisce non rispondere alla domanda di minacce concrete, lasciando margini di interpretazione che si configurano come un atto infame nei nostri confronti. CasaPound Italia rifiuta i metodi mafiosi di qualsiasi natura».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Luglio 2017, 05:00