Mario Landi

Il conto della Brexit, prima ancora di essere salato per la Gran Bretagna, rischia di essere un autentico boomerang per i 27 Paesi dell'Unione. Con l'addio di Londra, infatti, a partire dal 2020 si apre infatti un buco da 10-11 miliardi di euro all'anno per il bilancio Ue che, se moltiplicato per il prossimo periodo di programmazione finanziaria di 5-7 anni, raggiunge un ammanco di notevole entità: tra 50 ed i 70 miliardi.
A farne le spese rischiano di essere i fiananziamenti alle Regioni e soprattutto quelli destinati all'agricoltura: l'unico modo per poter finanziare le nuove priorità Ue tra cui migranti, difesa comune e lotta al terrorismo, è infatti il taglio dei fondi di coesione e per la politica agricola comune, che attualmente costituiscono le voci principali del bilancio Ue.
«I tagli saranno necessari nei prossimi 10 anni» perché «non possiamo far finta che niente sia cambiato con la Brexit», ha messo in chiaro il commissario al Bilancio Guenther Oettinger.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Giugno 2017, 05:00