La guerra nel Pd e le critiche al segretario Matteo Renzi non sembrano aver fine.

La guerra nel Pd e le critiche al segretario Matteo Renzi non sembrano aver fine. Il ministro Franceschini ha ribadito ancora una volta la richiesta di «un confronto franco, senza ambiguità» all'interno del partito, indicando come unica strada la «ricomposizione del centrosinistra». Ma per i fedelissimi renziani l'unico obiettivo degli attacchi è far fuori il segretario dalla corsa verso Palazzo Chigi.
E' Luca Lotti a rispondere al ministro dei Beni culturali: «Abbiamo fatto le nostre primarie: in due milioni hanno espresso il loro voto a Renzi, fine della discussione. No al logoramento interno». Ma Franceschini ribatte: «Discutere di come andare alle prossime elezioni, se da soli o in coalizione, è una cosa normale, che non comporta la messa in discussione della leadership del segretario». (A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Giugno 2017, 05:00