Ipotesi del dolo per il rogo all'ex Alfa

Ipotesi del dolo per il rogo all'ex Alfa
L'ipotesi è che qualcuno abia appiccato le fiamme. La procura vuole vederci chiaro ed effettuare approfondimenti sulle cause che hanno portato al rogo che la sera del 26 luglio si è sviluppato sull'area dell'ex Alfa di Arese, a poca distanza dal centro commerciale più grande d'Europa, al confine con il territorio di Garbagnate, all'interno di un impianto della Rmi - sigla che sta per Rottami Metallici Italia - dove viene prodotto il rifiuto denominato «fluff», costituito dalla parte non metallica dei rottami ferrosi lavorati, in particolare delle auto, e contenente principalmente gomme, gommapiuma, plastiche, tessuti.
Il pm Sivia Bonardi, oltre ad aprire un fascicolo per incendio doloso a carico di ignoti, ha nominato un esperto di fiducia, l'ingegner Massimo Bardazza, per una consulenza che faccia luce sulla dinamica dei fatti e su come sono divampate le fiamme, domate dai vigili del fuoco il giorno dopo, e che hanno provocato una densa e alta colonna di fumo che aveva coinvolto anche i comuni limitrofi di Rho e Lainate.(G.Pos.)
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Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Agosto 2017, 05:00