Alessandra Severini«Ci sono indagini della magistratura a Potenza con la

Alessandra Severini«Ci sono indagini della magistratura a Potenza con la cadenza delle Olimpiadi, ogni quattro anni, e non si è mai arrivati a sentenza». Torna all'attacco il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sulla vicenda delle indagini sul petrolio in Basilicata che stanno scuotendo il governo. Il suo, dice non è un attacco dai toni berlusconiani alla magistratura, anzi, ai pm di Potenza chiede di fare «subito il processo» e arrivare «presto a sentenza». Ma non dimentica, dal palco della direzione Pd, di difendere l'operato del suo esecutivo: «Se è reato sbloccare le opere pubbliche e private, io sono quello che sta commettendo reato». Non vuole il premier lasciare il fianco scoperto alle critiche delle opposizioni e per questo continua a dire di non aver paura delle decisioni dei magistrati. Ma intanto l'indagine sul petrolio in Basilicata rischia di allargarsi.Ieri i pm di Potenza che indagano sull'impianto petrolifero di Tempa Rossa sono saliti direttamente a Roma per ascoltare a Palazzo Chigi il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. L'audizione è durata circa due ore ed è stata definita «necessaria» dal procuratore Luigi Gay. Boschi è stata ascoltata come persona informata dei fatti, oggi toccherà ai sei arrestati e presto dovrebbe essere ascoltato anche l'ex ministro Guidi. Proprio ieri inoltre è arrivata la sentenza di condanna per la Total riferita ad un'indagine diversa, avviata nel 2008. Il Tribunale di Potenza ha condannato a pena comprese fra due e sette anni di reclusione gli ex vertici della compagnia petrolifera e alcuni imprenditori e amministratori per illeciti legati ai lavori per la costruzione del centro oli di Tempa rossa.Le opposizioni intanto non mollano la presa e il Movimento 5 stelle ha annunciato per oggi un'ispezione a Corleto Perticara dove è in corso di realizzazione lo stabilimento di estrazione della Total al centro dell'inchiesta. Ma anche la minoranza Pd rumoreggia. Nel corso della direzione, il più duro è stato il solitamente cauto Gianni Cuperlo: «Penso - ha detto a Renzi - che tu non stai mostrando in questi passaggi delicati della vita del Paese e della sinistra la statura di un leader anche se a volte coltivi l'arroganza dei capi».riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Aprile 2016, 08:45