«Senza terzo posto non finisce il mondo»

Massimo SartiMILANO «Il nostro obiettivo resta sempre la Champions, ma se non ci riuscissimo non sarebbe la fine del mondo. Non c'è rischio fallimento»: queste le parole di Erick Thohir sul campionato, con la conferenza per il rinnovo della storica partnership tra Inter e Pirelli arrivata all'inizio della settimana che porterà al decisivo spareggio per il terzo posto dell'Olimpico contro la Roma. Ancora una volta il presidente nerazzurro ha voluto evidenziare l'esistenza di un piano B: meno soddisfacente ed entusiasmante del piano A, ma che non coglierebbe impreparato il club: «Abbiamo un progetto quinquennale. Non dovesse arrivare la Champions, andremo in Europa League. Non saremo felici, perché non avremo raggiunto l'obiettivo, ma c'è una strategia». Il tycoon indonesiano ha ricordato che sino ad inizio 2016 l'Inter era in testa e si parlava anche di scudetto. Ora c'è un -5 dalla Roma che sabato sera non potrà aumentare: «Mancano nove partite, abbiamo ottenuto buoni risultati e vogliamo ancora batterci per il nostro obiettivo. Se conquistassimo un posto in Champions potrebbero arrivare altri giocatori, ma ne sono già giunti molti. Come management abbiamo sostenuto il progetto in ogni passo».Thohir ha concluso la giornata di ieri cenando con il predecessore Massimo Moratti che, a margine della conferenza istituzionale, ha parlato ad Inter Channel di Roberto Mancini: «Lui è in grado di superare ogni difficoltà ed è importante che l'allenatore lo sappia fare. Bisogna dargli fiducia, al di là delle idee di ognuno». La prima difficoltà in ordine temporale, ed in questo momento la più complicata, si chiama Roma, reduce da 8 vittorie consecutive in campionato ed apparentemente inarrestabile: «Sappiamo che sta facendo molto bene, ma andiamo lì consapevoli di poter fare bene», ha aggiunto il vicepresidente Javier Zanetti. riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Marzo 2016, 00:50