Cantieri a rischio sotto la minaccia del caldo

Cantieri a rischio sotto la minaccia del caldo

I sindacati lanciano l'allarme: sopra i 35 gradi, per motivi di salute e di sicurezza, bisogna ferma-re ogni attività. Troppo alti i rischi per i lavoratori, costretti a grandi sforzi sotto il sole cocente.

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con FILLEA CGIL

Prosegue il grande caldo di questi giorni, con picchi di oltre 40 gradi registrati su tutta la Penisola. L'Italia si appresta ad affrontare altre settimane di temperature record: colpa dell'anticiclone africano, che sta rendendo l'estate una delle più calde della storia.  I sindacati stanno lanciando l’allarme, chiedendo che si intervenga a difesa della salute delle lavoratrici e dei lavoratori. In particolare, il sindacato delle costruzioni Fillea Cgil ha deciso di lanciare la campagna "Caldo estremo, doppio rischio", a tutela della sicurezza e della salute delle centinaia di migliaia di lavoratori impegnati nei cantieri.
 

Settore edilizia, il caldo è un pericolo reale

Pubblici, come la manutenzione del manto stradale o la riqualificazione di immobili, ma anche privati, principalmente in ambito delle ristrutturazioni per sfruttare i bonus edili: sono molti i cantieri a rischio chiusura: “il caldo estremo causa gravi patologie ed aumenta il rischio di infortuni, in particolare a chi fa un lavoro faticoso o all’aperto, come gli edili”, affermano dalla Fillea, che con le confederazioni Cgil Cisl Uil sta chiedendo al Governo un intervento ad hoc, anche perché “il tema dei cambiamenti climatici e dei fenomeni estremi ad essi connessi entra con forza tra le priorità da affrontare dal versante della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
 

"Caldo estremo, doppio rischio” è la campagna di informazione lanciata dalla Fillea “per fornire alle lavoratrici ed ai lavoratori le informazioni utili per prevenire l’insorgenza di patologie da calore, saperle riconoscere ai primi sintomi, come comportarsi in caso di emergenza, cosa il datore di lavoro è tenuto a garantire ai lavoratori ed in quali condizioni può ricorrere alla cassa integrazione” spiega la Fillea Cgil presentando il progetto, proposto anche nelle principali lingue parlate dai lavoratori migranti impegnati nel settore come il romeno, l'albanese, il francese, l’inglese.
 

Temperature elevate? Prevenire i disagi

Proprio nell'ottica della prevenzione dei rischi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori impegnati nel settore dell'edilizia, la Fillea CGIL spiega che è prevista la cassa integrazione ordinaria in caso di temperature superiori ai 35 gradi, reali o percepiti, che il datore di lavoro può richiedere per eventi meteo avversi, così come spiegato dalle normative INAIL vigenti, con le linee guida consultabili anche online. Le imprese devono, inoltre, garantire gli strumenti di rilevazione della temperatura e dell'umidità e, qualora necessario, optare per una riorganizzazione degli orari e delle lavorazioni. Servono, per esempio, più pause e luoghi di ristoro utili e fruibili.

"Caldo estremo, doppio rischio": la campagna informativa passa alla seconda fase

Dopo un mese di incontri con i lavoratori, la campagna promossa dalla Fillea CGIL "Caldo estremo, doppio rischio" passa alla fase due. Per sensibilizzare ulteriormente i lavoratori del settore edilizia riguardo ai pericoli derivanti dalle elevate temperature, è stato pubblicato online sui social network del sindacato (Twitter, Instagram e Facebook) un video informativo ed è stato prodotto uno sport di trenta secondi rilanciato e promosso sui più importanti circuiti radiofonici d'Italia.

Prosegue, inoltre, l'attività di volantinaggio, con il messaggio stampato in varie lingue per poterlo veicolare verso tutti gli operai e manovali coinvolti nell'edilizia, di qualsiasi nazionalità essi siano. "Temperature troppo alte causano gravi patologie e aumentano il rischio degli infortuni, soprattutto per chi lavora all'aperto con carichi elevati", si legge nel comunicato stampa rilasciato dalla Cgil. Con la diffusione del volantino, il cui testo è realizzato sulla base delle linee guida Inail (Worklimate), con il progetto "Caldo estremo, doppio rischio" il sindacato si pone l'obiettivo di evidenziare i diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro, fornendo anche tutte le informazioni utili per prevenire patologie e infortuni, nonché come comportarsi in caso di emergenza.
 

Anche a seguito della grande mobilitazione del sindacato a livello territoriale, oltre che nazionale, centinaia di aziende stanno rimodulando gli orari di lavoro, numerose stanno richiedendo la Cassa integrazione  chiudendo i cantieri alle 13, e molte amministrazioni locali stanno diramando il divieto di esposizione nelle ore più calde, come la Regione Calabria che, si legge nell’ordinanza, vieta “il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12.30 alle 16, con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2023, sull’intero territorio regionale (..)”

Per ottenere ulteriori informazioni sulla campagna “Caldo estremo, doppio rischio” è possibile consultare il sito Internet www.filleacgil.net.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Luglio 2023, 10:56