Manuela e Freddy a Padova
un racconto pieno di "buchi"

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di Raffaella Ianuale
CAMPONOGARA - Tutte le incongruenze di Manuela Cacco, la tabaccaia coinvolta nell’omicidio di Isabella Noventa. Gli orari che non tornano, i tragitti che non corrispondono, le dichiarazioni contrastanti. Manuela Cacco ha raccontato di essere andata a casa di Freddy perché avevano appuntamento alla sala da ballo Relax, ma lui non si era presentato. «Ho suonato il campanello di casa. Dopo pochissimo ha aperto la porta e si è affacciato - ha detto la Cacco quando non era ancora indagata agli inquirenti -. Gli ho chiesto cosa avesse, visto che non era ancora venuto al Relax. Lui mi ha aperto il cancello e mi ha detto di essere in bagno, pregandomi di aspettarlo per qualche minuto. Sono entrata con l’auto nel vialetto dell’abitazione e sono rimasta all’interno dell’auto per aspettarlo. Dopo circa cinque minuti Freddy è arrivata ed è salito sulla mia macchina, dicendomi che non aveva voglia di guidare. Intorno a mezzanotte e 40 ci siamo spostati in direzione Padova e siamo giunti al Relax all’una meno cinque»...
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Febbraio 2016, 09:25
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