Famiglia avvelenata: sequestrata la casa, trovato topicida in sacchetti
di Paola Treppo
LEGGI ANCHE Famiglia avvelenata: gravi anche madre e badante. Analisi su acqua e cibo
I prelievi
Insieme ai tecnici dell'azienda sanitaria, i carabinieri della stazione di Rivignano hanno prelevato acqua dal pozzo artesiano che rifornisce le utenze dell'abitazione, insetti morti, polvere e anche sacchetti di topicida. Tutta la tenuta, casa e campo, è sotto sequestro. Non è possibile accedervi in alcun modo perché la proprietà è recintata su tutti i lati.
Il topicida
Il topicida è stato trovato in particolare in soffitta, all'ultimo piano dell'abitazione, una casa realizzata negli anni Quaranta, mai ristrutturata ma sempre mantenuta in ottime condizioni. L'immobile è stato ispezionato dopo che la porta è stata aperta da un parente della famiglia Del Zotto. Tutto è parso in ordine. Nella credenza e in frigo non c'erano alimenti perché, dopo le ferie di agosto, il cibo era stato portato via. Le stanze apparivano visibilmente pulite. Ispezionato anche il fienile di un vicino di casa, quello indicato dalla famiglia come luogo frequentato da molti piccioni. Sono stati ritrovati escrementi ma non grande quantità, non dissimile da quella che si rinviene in tanti altri fienili delle campagne del Friuli.
Il topicida rinvenuto in sacchetti rossi in soffitta era stato posizionato per una pulizia fatta dalla famiglia durante la vacanza. La casa resta chiusa per la maggior parte dell'anno e quindi è normale la presenza di topi, anche vista la posizione del complesso residenziale, in aperta campagna. Il tallio è un veleno che si trova non solo negli escrementi dei piccioni ma anche nei veleni per topi. Adesso bisogna capire se il metallo pesante che ha avvelenato mortalmente Patrizia Del Zotto e il padre Giovanni Battista, e che ha intossicato in modo più o meno grave altre quattro persone, arrivi dal topicida, dal guano di piccione o da qualche altra parte.
Tutte le ipotesi sono aperte
Tutte le ipotesi sono aperte e il sequestro preventivo della casa ha l'obiettivo a far piena luce sulle cause dell'avvelenamento. Nei prossimi giorni saranno eseguiti altri sopralluoghi; a lavorare al caso i carabinieri di Desio e quelli della stazione di Rivignano che fa capo alla Compagnia di Latisana (Udine), comandata dal maggiore Filippo Sautto. La famiglia Del Zotto, originaria di Varmo e residente da decenni a Nova Milanese (Monza Brianza), ha trascorso circa un mese di ferie, quello di agosto, nella casa di Santa Marizza; è qui, secondi gli inquirenti, che si è intossicata con il tallio, per poi accusare i sintomi da avvelenamento al rientro a casa, in Lombardia, in settembre.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Ottobre 2017, 22:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA