Treviso. Scontro sul 25 aprile: «Leggiamo Scurati in piazza». FdI: «No, è divisivo»

Coalizione Civica: «Diamo un segnale contro la censura». I meloniani: «Vergognoso affiancare il nostro partito al fascismo»

Treviso. Scontro sul 25 aprile: «Leggiamo Scurati in piazza». FdI: «No, è divisivo»

di Paolo Calia

TREVISO – «Il 25 aprile leggiamo in piazza l’intervento censurato di Scurati», propone con forza Luigi Calesso, portavoce di Coalizione Civica. «Nemmeno per sogno - replica Guido Bertolazzi, capogruppo di FdI in consiglio comunale - il 25 aprile deve essere una festa che unisce, non che divide». Anche a Treviso scoppia la polemica sul monologo che lo scrittore Antonio Scurati avrebbe dovuto tenere in una trasmissione Rai ma che poi è stato cancellato dalla programmazione, sollevando le proteste del centrosinistra che ha subito visto in azione la censura nei confronti di chi ha posizioni critiche nei confronti del governo. «Non possono rimanere senza risposta la decisione della Rai di censurare il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile - sottolinea Calesso - e le inaccettabili affermazioni della Presidente del Consiglio con cui, come ha dichiarato lo stesso Scurati: “Pur di riuscire a confondere le acque, e a nascondere la vera questione sollevata dal mio testo, un capo di governo, usando tutto il suo straripante potere, non esita ad attaccare personalmente e duramente con dichiarazioni denigratorie un privato cittadino e scrittore suo connazionale tradotto e letto in tutto il mondo. Questa, gentile presidente, è una violenza. Non fisica, certo, ma pur sempre una violenza. È questo il prezzo che si deve pagare oggi nella sua Italia per aver espresso il proprio pensiero?”». Calesso quindi propone una reazione: leggere in piazza dei Signori, il 25 aprile, il monologo oscurato come già annunciato dai primi cittadini di Bergamo,Firenze e Livorno. «Propongo alle antifasciste e agli antifascisti trevigiani - dice Calesso - di leggerlo pubblicamente in piazza, dopo il canto di “Bella ciao”».
LA REPLICA
La risposta del sindaco Mario Conte è lapidaria: «Il 25 aprile dirò quello che penso io, non quello che dice Calesso». Molto più duro invece Bertolazzi (FdI): «Consiglio al signor Calesso una sana camomilla o una tisana per mettersi quieto, da consumare insieme ad una buona dose di onestà intellettuale. Affermare che Scurati è stato censurato, è una falsità. La premier stessa ha pubblicato nei suoi social il testo dell'intervento. I motivi per cui non è andato in onda il monologo sono molto più “terra, terra”, diciamo pure economici. Ma tutte le voci che si alzano ora da sinistra, sono ancora più ipocrite se si pensa all'oscurantismo attuato negli undici anni di governo illegittimo della stessa sinistra. Basta pensare a tutti i giornalisti, opinionisti, artisti epurati dalla Rai perchè non allineati al pensiero unico. Anche se non erano di destra, ma non allineati». E poi rincara: «È vergognoso che Calesso affianchi Giorgia Meloni e FdI al fascismo. È ora di finirla con questa buffonata ipocrita che offende anche l'intelligenza della gente. Il fascismo è finito quasi 100 anni fa. Piuttosto, purtroppo, è ancora vivo il comunismo». Infine la chiusura: «Non si agiti troppo, quindi, Calesso. Sono certo che a Treviso non si leggerà il monologo di Scurati. E comunque il Gruppo consiliare di FdI si opporrebbe perchè il 25 Aprile, è e deve essere una Festa che unisce, non che divide».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 20:46
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