TREVISO - Oltre (e ancor più) del gelo, a minacciare campi e vigneti trevigiani è ora la grandine. Ancora una volta, l'andamento meteo anomalo non fa dormire sonni tranquilli agli agricoltori trevigiani: all'anticipo d'estate delle scorse settimane, in questi giorni è seguito quasi un ritorno d'inverno, con un brusco abbassamento delle temperature. «Speriamo di aver evitato le gelate. Da qui a settembre, quello ci preoccupa di più sono le grandinate: come abbiamo purtroppo visto negli ultimi anni, sono il pericolo numero uno - sottolinea Giorgio Polegato, presidente della Federazione provinciale di Coldiretti - Pressochè ogni temporale, scarica da qualche parte una violenta grandinata. Basta vedere cosa è accaduto di recente nel Vicentino».
Clima pazzo
Proprio per cercare di contenere gli effetti di questi eventi atmosferici estremi, un numero crescente di imprenditori agricoli ha stipulato apposite polizze assicurative: «Siamo la provincia italiana con la maggior quota di assicurati: ormai è coperto il 60% della superficie vitata, che è quella più a rischio. Se non altro possiamo disporre di questo paracadute, ma, ovviamente, la speranza è di non dover farvi ricorso. Anche perché in queste ultime stagioni, sempre più spesso assistiamo a grandinate molto più intense rispetto al passato e, dunque, provocano danni ingenti».
Le temperature
L'altro fronte riguarda il freddo fuori stagione: nei giorni scorsi, nella Marca, la minima ha sfiorato lo zero a Follina, nel Quartier del Piave si è attestata tra uno e 2 gradi, a Treviso città non ha superato i 2,7. Il clima mite delle scorse settimane ha favorito una precoce ripresa vegetativa di molte colture. Adesso, una gelata potrebbe assestare un duro colpo soprattutto a viti e alberi da frutto. «Queste temperature non sono certo l'ideale, ma finora fortunatamente non registriamo grossi problemi - conferma il presidente Polegato - Se però dovessero scendere ulteriormente, andando sotto zero, con le gemme già uscite, sarebbe un disastro. Anche perché si può far poco : sì ci sono dei 'riscaldatori' che si possono accedere tra i filari, ma hanno un'efficacia limitata, a fronte di alti costi, e soprattutto sono utilizzabili di fatto solo in appezzamenti di pochi ettari». L'auspicio è di superare indenni i prossimi giorni, quando il periodo più critico dovrebbe essere alle spalle. Molti coltivatori, anche nel Trevigiano, ricordano la grave gelata primaverile del 2017: «La precedente risaliva a 60 anni prima.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 17:04
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