M5S, Raggi: "A Roma situazione critica,
non potremo abbassare le tasse"

Un volto riconoscibile non solo nella Capitale, ma anche in tutta Italia. Il primo obiettivo di Virginia Raggi, candidata sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle, è provare a farsi conoscere su scala nazionale per traghettare la sfida per il Campidoglio al centro del bibattito politico del Paese.

Una missione finora fallita dalle primarie del Partito Democratico, attardate su uno stanco dibattito tra le varie anime dei dem romani. Perché, in fondo, per l'M5S il Campidoglio è un test fondamentale per misurare le proprie ambizioni in vista delle prossime elezioni nazionali. E allora, quale migliore palcoscenico dello studio televisivo di Bruno Vespa per la prima uscita televisiva da candidata. Già l’annuncio sulle pagine social della Raggi della partecipazione a Porta a Porta palesa questa strategia, con commenti e incoraggiamenti firmati da militanti grillini provenienti da tutta Italia.

Dal salotto di Vespa la Raggi ne ha per tutti, in pieno stile grillino. Le buche? «Gli appalti sono stati dati agli amici degli amici». Le tasse? «Allo stato attuale è impossibile dire abbassiamole, in passato i partiti hanno gestito le casse del Campidoglio allegramente».

Le municipalizzate Ama e Atac? «Non vanno privatizzata ma messe in ordine». Quanto ai dissidenti esclusi dalle comunarie del 5 Stelle, la candidata parla di «polemiche strumentali». Sul finale arriva l’auspicio: «Mi piacerebbe presentare tutta la giunta o una parte prima delle elezioni». Insomma, un mix tra cavalli di battaglia a 5 Stelle e classici da campagna elettorale. 

Anche gli altri temi forti della campagna elettorale, che a breve partirà dalle periferie, iniziano a prendere forma: trasporto pubblico, recupero del patrimonio immobiliare e decoro urbano. Il resto verrà dal confronto con i militanti dei Meetup e dagli appuntamenti con i cittadini.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Marzo 2016, 09:24
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