Asl Lazio assume medici non obiettori per gli aborti. Ira Cei: "Snaturata legge 194"
La decisione, riportata da Repubblica, ha suscitato le proteste del mondo cattolico e della Cei: «Snatura l'impianto della legge 194 che non aveva l'obiettivo di indurre all'aborto ma prevenirlo. Predisporre medici appositamente a questo ruolo è una indicazioni chiara», ha detto Don Carmine Arice, direttore dell'Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, sottolineando che «Non si rispetta un diritto di natura costituzionale quale è l'obiezione di coscienza».
«Il ministero della Salute - aggiunge don Arice commentando la decisione assunta al San Camillo di Roma - ha fatto recentemente un'indagine appurando che il numero di medici non obiettori risulta sufficiente per coprire ampiamente la domanda» di interruzioni volontarie di gravidanza. «Tutto questo - commenta il direttore dell'ufficio della Pastorale sanitaria della Cei - fa molto dubitare sulla bontà di questo provvedimento». E il fatto che questa decisione possa essere un'apripista per altre strutture sanitarie «è un timore - sottolinea don Arice -. Ma io spero che i medici dicano con coscienza e con autorevolezza la loro opinione, perché sono loro i primi ad esser colpiti da questa decisione».
Fa eco a don Arice il prof. Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dei Medici Cattolici: «In un panorama sanitario nazionale che va sempre più in frantumi, nella regione Lazio si indicono concorsi e si stipulano contratti a tempo indeterminato per il ruolo sanitario, ponendo tra i requisiti concorsuali la clausola "non obiettori", distintivo discriminatorio aggiuntivo assolutamente inaccettabile».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2017, 18:23
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