Rufa, la nuova sede dell'Accademia sbarca a San Lorenzo: il Pastificio Cerere "hub" della creatività
La sede di Rufa, entrando a far parte dell'attività culturale di San Lorenzo, porterà nel quartiere una vasta popolazione studentesca e un ulteriore motore di vivacità intellettuale, con i suoi eventi espositivi, dalle manifestazioni culturali agli ospiti di caratura internazionale.
Direttore Fabio Mongelli, come mai la scelta della nuova sede, fuori dal quartiere Trieste che vi ha visto crescere, è caduta proprio sul Pastificio Cecere?
“Da due anni Rufa è in forte crescita, cercavamo nuovi spazi a cui allargare le nostre sedi e abbiamo voluto sin da subito trovare un posto che ben si sposasse, per vocazione, al nostro ruolo di istituzione artistica e dedita alla ricerca nel campo della creatività e della progettazione. Il Pastificio ci è sembrato sin da subito il luogo più idoneo a questo scopo e nel giro di poche settimane abbiamo concretizzato questa importante operazione. Speriamo di portare ulteriori stimoli a questo straordinario quartiere e una linfa aggiuntiva a questo posto magnifico”.
Rufa – Rome University of Fine Arts, riconosciuta dal Ministero dell'istruzione per lo studio delle Belle Arti, nel 2015 ha avuto ben 800 iscritti ed ha ricevuto 3 premi internazionali di design. Qual è il vostro maggior indice di successo?
“La soddisfazione dei nostri studenti e la loro realizzazione professionale. Basti pensare che, in base ai dati Alma Laurea, i nostri ragazzi si laureano in 3 anni e mezzo per la triennale, contro una media di 4 anni rispetto agli studenti impegnati in ambito Afam. Mentre per la laurea specialistica i tempi in media sono di 2 anni e mezzo, contro i 3 anni e 1 mese previsti altrove”.
Una volta usciti dalla Rufa, che cosa fanno?
“Trovano lavoro. Mi baso sui dati Alma Laurea: a tre anni dalla laurea triennale, è occupato il 59,6% dei laureati, 3 su 5. Contro una media del 48% Mentre dopo 3 anni dalla magistrale ha un lavoro l'87,5%, contro una media del 73%. È proprio per questo che gli iscritti crescono di anno in anno, soprattutto dal 2013 ad oggi abbiamo riscontrato un vero e proprio boom”.
La notizia dell’espansione di Rufa al Pastificio Cerere ha movimentato lo scenario contemporaneo capitolino. Una grande opportunità per gli studenti ma anche un’occasione per il Pastificio per consolidare il suo ruolo di “hub della creatività”. «Per imparare ad allargare i confini dell’inventiva è fondamentale osservare il lavoro dei grandi artisti e il confronto con loro – ha aggiunto Alfio Mongelli, presidente di Rufa nonché importante artista italiano –. Questo passaggio al Pastificio per i nostri studenti rappresenta un’occasione unica, sono sicuro che faranno tesoro di questa esperienza». Gli ha fatto eco Alessandro Mongelli, A.d dell’Accademia: «Rufa e Pastificio Cerere hanno molto in comune. Sono entrambi luoghi giovani e dinamici, fulcro della vita artistica della città e teatro di alcuni interessantissimi eventi aperti al pubblico cittadino. Questa unione di intenti porterà ricerca, innovazione e modernità, nella speranza che la nostra community studentesca tragga da ciò ispirazione creativa e che il Pastificio ne esca arricchito di idee. Ci sentiamo una bella responsabilità addosso per il luogo in cui stiamo. Saremo felici di soddisfare le aspettative».
Dal canto suo, anche Flavio Misciattelli, presidente della Fondazione Pastificio Cerere, ha manifestato soddisfazione: «Sono convinto che il confronto e lo scambio siano elementi fondamentali per una crescita artistica. Siamo contenti di ospitare all’interno del Pastificio Cerere un’istituzione come RUFA, la cui attività si integra perfettamente nella mission della nostra Fondazione, da sempre impegnata a sostenere la creatività e i talenti emergenti attraverso iniziative di formazione, promozione e ricerca. L’augurio è quello di aprire presto nuove prospettive di contaminazione e future collaborazioni».
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Ottobre 2016, 08:59
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