Dieci anni per l'anziana che uccise un uomo facendo esplodere palazzo con bombola del gas

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Dieci anni di reclusione. È la condanna emessa dai giudici della prima Corte d'Assise di Roma per Giovannina Serra, l'ottantatreenne finita a processo per strage per aver provocato l' esplosione di un appartamento in via Vito Giuseppe Galati, il 20 gennaio del 2015. L'anziana, rispetto all'accusa originaria mossagli dal pm Pantaleo Polifemo, è stata riconosciuta colpevole dei reati di omicidio colposo, morte come conseguenza di altro reato e incendio aggravato. La stessa Corte, invece ha stabilito di non doversi procedere nei confronti dell'imputata , per difetto di querela, in merito al reato di lesioni.

 


La donna, inoltre, sarà chiamata a risarcire in separata sede alcune delle parti civili costituite.
Intanto, i giudici hanno disposto una provvisionale di 300 mila euro per tre delle parti offese, e il sequestro dei suoi immobili per 600mila euro. A causa della deflagrazione ventuno persone rimasero ferite, mentre un uomo di 50 anni perse la vita. L' esplosione, provocata da una bombola di gas lasciata aperta, si è verificata al primo piano dell'edificio, nell'appartamento in cui aveva vissuto la donna prima di essere sfrattata. Un biglietto con su scritto «Non vi godrete questa casa perché siete ladri» era stato trovato su un'automobile parcheggiata davanti all'edificio.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Settembre 2016, 16:40
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