Roma, le buche diventano in 3D: ecco
la mappatura per il monitoraggio
di Emiliana Costa
questo il cuore della sperimentazione gratuita presentata ieri mattina dall'assessorato capitolino ai Lavori Pubblici, in collaborazione con l'ateneo Roma Tre e l'azienda tedesca Dynatest.
Il progetto pilota, che verrà testato in questi giorni su 60 chilometri di strade della grande viabilità romana, mira a razionalizzare gli interventi, riducendo i costi di manutenzione fino a tre volte nel lungo periodo. A monitorare buche e sanpietrini di Roma – primo comune d'Italia a sperimentare il programma - un furgoncino multifunzione dotato di un software in grado di fotografare lo stato del manto stradale. «In questo modo – spiega Alessandro Marradi, ingegnere dell'Università di Pisa e consulente Dynatest – sarà possibile stilare una lista delle priorità, ottimizzando le risorse a disposizione. Inoltre, intervenendo nella fase iniziale del decadimento della pavimentazione, il risparmio è notevole».
Le strade interessate dalla sperimentazione gratuita si trovano tutte nella zona sud, tra la via Cristoforo Colombo, l'Ardeatina e la Laurentina. Una volta terminata questa prima fase, la mappatura potrebbe essere estesa a tutto il manto stradale della grande viabilità (700 chilometri), per un costo compreso tra i 100 e i 150mila euro. «Dove il codice della strada lo consente – conclude Marradi – il veicolo multifunzione è in grado di effettuare la mappatura anche alla velocità di 80 chilometri orari. Abbattendo così tempi e costi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Luglio 2014, 11:09
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