Il direttorio M5S chiede alla Raggi di rinunciare ai fedelissimi: "Via Muraro e De Dominicis"

Direttorio M5S alla Raggi: "Via i fedelissimi Muraro e De Dominicis"
ROMA - Il direttorio del M5S al termine della riunione fiume su Roma ha valutato di chiedere un passo indietro dei due assessori al Campidoglio Muraro e De Dominicis. «È una delle soluzioni», spiega Roberto Fico. «È un'ipotesi che non smentiamo», aggiunge Carla Ruocco.

FICO: "RIUNIONI NON FINITE, SENTITO ANCHE GRILLO" «La riunione non è finita, è solo sospesa e potrà continuare anche domani è una riunione in fieri». Lo afferma Roberto Fico, membro del direttorio M5S spiegando che tra i temi sul tavolo ci sono state anche le valutazioni delle posizioni di Marra e Romeo. Durante la riunione, spiega Fico, è stato sentito anche Beppe Grillo.

La bufera che ha colpito Virginia Raggi e la giunta capitolina rischia di far naufragare l'immagine e la credibilità dell'intero Movimento Cinque Stelle. A far notizia non è solo la distanza siderale che ormai divide la prima cittadina della Capitale dai big pentastellati (che per tutto il giorno si sono riuniti a Montecitorio). A preoccupare il vertice M5s è ora anche la rivolta dei militanti che sui social network (il mezzo più amato) non hanno risparmiato accuse e pesanti critiche alla sindaca avanzando anche la richiesta di dimissioni per Paola Muraro, l'assessore all'Ambiente al centro di un'indagine giudiziaria per reati ambientali.

A mettere poi i grillini sul banco degli imputati sono all'unisono tutte le altre forze politiche. Matteo Renzi parla di «scene indecorose» dicendosi «dispiaciuto» per la sorte che tocca alla Capitale. E il rischio che il caos di Roma possa avere pesanti ripercussioni a livello nazionale costringe i big del Movimento a correre ai ripari. Luigi Di Maio, atteso questa sera al debutto della Politics su Rai tre decide di dare forfait tra le polemiche beccandosi anche un hashtag ad hoc coniato dal conduttore della trasmissione Gianluca Semprini (con il quale si è comunque scusato via sms dandogli appuntamento la settimana prossima) e diventato subito virale: #DiMaiononrisponde.

Cambio di programma anche per Alessandro Di Battista. Il grillino, che da circa un mese gira l'Italia con il suo tour 'Costituzione coast to coast' era atteso questa sera ad Ischia per un comizio. Niente piazza, ma un rientro veloce nella Capitale come annuncia lui stesso in un post su Facebook: «Ci sono problemi a Roma ed è meglio tornare». Toccherà proprio ai componenti del direttorio insieme a Beppe Grillo decidere cosa fare. E che l'emergenza rischia di travolgere l'intero Movimento lo dimostra l'arrivo a Montecitorio di molti parlamentari.

Chi non ha dubbi su quali siano le decisioni da prendere è Federico Pizzarotti. Il sindaco di Parma da tempo in rotta con il vertice pentastellato chiede che ora sia applicato anche al gotha M5s lo stesso metodo che ha portato alla sua sospensione: «Il Direttorio dovrebbe oggi rassegnare in blocco le proprie dimissioni per non aver saputo gestire il Movimento», è l'affondo del primo cittadino di Parma che aggiunge: «Alla luce di tutto questo, l'Italia non si governa con due clic in rete e con decisioni calate dall'alto e a porte chiuse. Serve incontrarsi, parlarsi, organizzarsi, anche litigare e discutere».

Ma il caos che regna in questo momento tra i Cinque Stelle ha come effetto quello di compattare il resto delle forze politiche che all'unisono non lesinano critiche. Se il leader del Pd si dice convinto che il Movimento non sia «finito» ma «basta con la doppia morale», il tesoriere del partito Francesco Bonifazi usa twitter per lanciare il suo affondo: «Vedo M5S a Roma. Hanno ragione: loro non sono come gli altri. Sono peggio, molto peggio». Ignazio Abrignani deputato di Ala parla di «teatrino imbarazzante». Duro affondo anche da Maurizio Gasparri di Forza Italia che bolla sui social Di Maio e Di Battista come #conigliinfuga e poi aggiunge: «Dai grillini non ci aspettavamo nulla. Ma la loro inconsistenza e le loro menzogne, hanno superato ogni margine».

RAGGI NON CEDE SU DE DOMINICIS E MURARO La sindaca di Roma Virginia Raggi non ha intenzione di revocare gli assessori Paola Muraro e Raffaele De Dominicis dal loro mandato. È quanto si apprende da fonti parlamentari secondo le quali su Muraro Raggi segue la linea già indicata ieri, quella di aspettare le carte.
Per Raffaele Marra la Raggi avrebbe intenzione, sempre per le stesse fonti, di escluderlo dal gabinetto mentre per Romeo si andrebbe verso un taglio di stipendio.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Settembre 2016, 09:09
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