Stando a quanto si è appreso, infatti, durante l'interrogatorio di garanzia tenuto ieri nel carcere di Rebibbia, l'indagato si sarebbe difeso spiegando di aver avvicinato la minore e le due amiche che l'accompagnavano e di essersi poi appartato con lei senza alcuna costrizione, al termine di una conversazione. Lo stesso militare, accusato anche di sostituzione di persona, avrebbe affermato inoltre di non essersi presentato alla giovane come poliziotto, e di averle mostrato il proprio tesserino militare dopo che gli era stato domandato quale lavoro facesse. Tuttavia per gli investigatori risulta incomprensibile la precipitosa fuga dell'uomo, poco dopo l'amplesso, di fronte alle invettive della madre di una delle ragazzine che erano in compagnia della sedicenne, intervenuta, su sollecitazione della figlia, per capire cosa fosse successo. Tutto sembra portare, insomma alla convalida del fermo chiesta dal pm Eugenio Albamonte e all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di violenza sessuale e sostituzione di persona.
La vicenda risale alla notte del 29 giugno scorso quando la giovane, in compagnia di due amiche, era di ritorno dalla festa della Girandola Barocca. Secondo quanto dichiarato dalle giovani, alla fermata del bus (che le avrebbe riportate a casa) sarebbero state avvicinate dal 31enne qualificatosi come poliziotto. La 16enne, in lacrime, ha raccontato agli investigatori: «Diceva che se avessi urlato o mi fossi mossa, mi avrebbe fatto del male e poi lo avrebbe fatto alle mie amiche» e così «ho solo sperato che finisse prima possibile. Ero pietrificata».
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+++++STUPRO A #ROMA+++++Ragazzina #violentata, il militare al gip: "Era consenziente, mai finto di essere un poliziotto". Ma gli inquirenti non gli credonoPosted by Leggo - Il sito ufficiale on Giovedì 2 luglio 2015
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Luglio 2015, 08:58
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