Roma, marito accoltella a morte la moglie e un
uomo nella sede dell'Inps: "Erano amanti"

Roma, marito geloso accoltella a morte la moglie e l'amante. Su Facebook li aveva minacciati: "Vi troverò"
ROMA - Dramma a Roma con un duplice omicidio a Cinecitt. Un uomo ha ucciso a coltellate la moglie e un'altra persona che stava con lei all'interno degli uffici di una sede dell'Inps, a poca distanza dal centro commerciale Cinecittà 2. L'aggressore è stato arrestato poco dopo l'omicidio dai carabinieri.







L'uomo fermato ha 56 anni e i carabinieri lo stanno interrogando. Secondo quanto si è appreso avrebbe lui stesso avvertito i carabinieri del duplice omicidio: i militari accorso lo hanno trovato ancora con il coltello sporco di sangue in mano.



L' ASSASSINO, «ERANO AMANTI» Il duplice omicidio sarebbe avvenuto verso le 18. L'uomo fermato avrebbe detto ai militari che la moglie e l'uomo erano amanti. Ma le sue dichiarazioni sono oggetto di indagini. Le vittime lavoravano, assieme all'assassino, nel palazzo che ospita una sede dell'Inps dove sono stati uccisi.







Ma l’assassino,Mauro Micucci, un uomo di 57 anni, in stato confusionale, sporco di sangue, ammanettato, avrebbe fatto le prime ammissioni. «Sono stato io ad uccidere mia moglie e quell’uomo - ha detto agli investigatori -. Non potevo sopportare che mia moglie mi tradiva con lui. Non ho più resistito. Ho preso un coltello e ho colpito». Sembra che l’assassino e la moglie uccisa lavorassero entrambi come dipendenti Inps nel palazzo dove è accaduta la tragedia.



MINACCIA SU FACEBOOK È tornato in ufficio, armato di pugnale, per sorprendere la moglie in compagnia del suo amante. Quando li ha trovati insieme nell'ascensore li ha colpiti con violenza numerose volte con una lama sottile lunga circa quindici centimetri. È quanto ricostruito dai carabinieri che indagano sul duplice omicidio di ieri pomeriggio nella sede dell'Inps di Cinecittà a Roma. Marco Micucci aveva terminato il turno intorno alle 14.00, ma accecato dalla gelosia ha deciso di voler dare una certezza ai sospetti che aveva negli ultimi mesi. «Erano amanti - ha detto ai carabinieri - non potevo sopportarlo, quell'uomo lo conoscevo da tempo». Secondo quanto si è appreso la coppia era separata in casa da qualche mese e viveva in una villetta di Gallicano nel Lazio, alle porte di Roma. Il 38enne Alessandro Santoni, l'altra vittima, era un tecnico ascensorista sposato che abitava a Pomezia. I primi accertamenti degli investigatori hanno confermato una relazione tra le due vittime iniziata qualche mese fa. Marco Micucci, arrestato con l'accusa di duplice omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, recentemente aveva pubblicato minacce sulla sua pagina Facebook come: «tanto vi troverò» e «prima vi sbrano poi torno a volare molto in alto». Micucci e la moglie avevano tre figli. Micucci ha altri due figli avuti da un precedente matrimonio.



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Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Settembre 2014, 10:29