Marino e le spese, l'inchiesta prosegue:
ecco alcune novità decisive

Marino e le spese, l'inchiesta prosegue: ​ecco alcune novità decisive

di Davide Manlio Ruffolo
Dopo che il voluminoso carteggio, relativo alle spese sostenute dal sindaco dimissionario Ignazio Marino, è finito in Procura, per gli inquirenti è il momento di fare il punto della situazione. Ai molti documenti acquisiti in Campidoglio dai finanzieri, con cui sono certificate le spese e le loro giustificazioni, sono stati acquisiti anche quelli con cui il plafond della banca è stato innalzato da 10mila a 50mila euro.





La settimana scorsa, gli stessi militari della GdF si sono recati presso la filiale Unicredit in cui è stata rilasciata la carta di credito del comune in uso al sindaco, al fine di acquisirne tutta la documentazione bancaria. Tutte carte che in settimana, con la consegna di una relazione da parte degli investigatori, finiranno al vaglio della Procura di Roma nel fascicolo che, al momento, continua ad essere privo sia di iscritti nel registro degli indagati che di ipotesi di reato. Dopo di ciò gli inquirenti daranno il via alle audizioni dei commensali e dei ristoratori del sindaco dimissionario. Nel frattempo l'attuale primo cittadino ha dato l'incarico di curare la propria difesa al noto avvocato Enzo Musco.



Quest'ultimo, per incardinare la linea difensiva, ha preso contatti con il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, per dare la disponibilità del suo assistito ad incontrare gli inquirenti.

A loro, il Sindaco dimissionario vorrebbe spiegare anche la vicenda, esplosa sul web, relativa alle firme false. Marino, infatti, le ha disconosciute spiegando di non averle fatto in quanto della cosa se ne occupava il suo apparato tecnico che, a seguito di queste affermazioni, potrebbe finire nei guai. Ora la palla passa al procuratore aggiunto Francesco Caporale e al pubblico ministero Roberto Felici che dovranno decidere se ascoltare Ignazio Marino in qualità di persona informata sui fatti oppure iscriverlo nel registro degli indagati. Ma l'indagine stessa, anziché ricevere un'accelerazione, sembrerebbe aver subito una frenata. Un fatto, questo, che potrebbe far pensare ad una futura archiviazione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Ottobre 2015, 09:36
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