Leonori, la storia dell'auto a Roma: dal primo
autosalone nel '62 alle 7 sedi di oggi -Foto

Leonori, la storia dell'auto a Roma: dal primo autosalone nel '62 alle 7 sedi di oggi
Quando l'auto è una passione di famiglia. Un impegno che cresce di padre in figlio: è questa la storia della famiglia Leonori, che ha fatto dell'azienda un marchio indelebile nel cuore dei romani e nella crescita di un settore, come quello delle auto, soggetto negli anni a crisi economiche e a forti difficoltà. Ma, con professionalità e fantasia, l'azienda è cresciuta mettendo in moto qualcosa come 180mila auto solo a Roma.
 
 


La storia di Leonori inizia nel 1962 con lo storico autosalone di piazza Pio XI. Di lì ad oggi, essendosi trasformata negli anni, l'azienda vanta ben 7 sedi da via Aurelia a via Salaria, da via Appia Nuova all'Appia Pignatelli, da via Magliana alla nuovissima sede sulla Pontina, fino a quella di Civitavecchia, in via Roma. Un gruppo con 150 collaboratori, diretto da una grande famiglia in cui zii e nipoti condividono scelte e impegno. Tutto iniziò nel 60 quando Leone Leonori iniziò a vendere auto usate, l'azienda aprì i battenti due anni dopo con l'aiuto del figlio Stefano Leonori tutt'ora presidente e dei suoi due fratelli Isabella, amministratrice, e Giuseppe amministratore delegato. 

Al loro fianco, oggi, anche 6 nipoti che raggiungono i rami più diversi dell'attività dalla vendita all'assistenza, dai ricambi al noleggio. Tutto iniziò con la vendita di auto Citroen: «Erano belle e trasgressive, affascinanti racconta Stefano Leonori, 78 anni e una grinta da vendere come la splendida Ds, soprannominata lo squalo e ancora oggi in mostra sia a Torino sia a New York, o la Due cavalli: un vero gioiello, disegnata dall'architetto Le Corbusier e progettata dall'ingegnere Ferdinand Porsche. Poi dal 2008 abbiamo introdotto Mazda e, a seguire, Peugeot, Kia, Mitsubishi e, recentemente, la SsangYong». Quindi la svolta, con l'introduzione dei nuovi marchi, è arrivata proprio in piena crisi economica, quando il mercato ha iniziato a scendere sempre di più. Come già accaduto con la crisi del petrolio nel 74, poi con le crisi dell'83 e del 93. «Nel 2008 - continua Leonori - avevamo solo due possibilità: frenare o accelerare. E abbiamo deciso di investire, rischiare, accelerare». Leonori ha deciso di chiudere i piccoli showroom e di aprire i grandi punti vendita sulle consolari, aumentando il personale da 80 a circa 120 dipendenti oltre ai collaboratori esterni. Il risultato? Sono circa 6mila le auto vendute ogni anno. Senza mai perdere la fiducia dei clienti: le famiglie romane tornano da Leonori, di padre in figlio, sapendo di poter contare su un gruppo che funziona. Un'azienda che, proprio della famiglia, ha fatto la sua professionalità e serietà.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Luglio 2016, 09:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA