L'ex broker, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti di piazzale Clodio, nella più classica delle truffe, prometteva ai suoi clienti, tutti appartenenti alla cosiddetta 'Roma bene', investimenti “sicuri” e con interessi record. Si conclude così la fuga della donna, già destinataria di un provvedimento restrittivo emesso dall'autorità giudiziaria di Roma e diffuso, a livello internazionale, dagli uomini dello Scip. di Gennaro Capoluongo (Direttore del Servizio per la Cooperazione Internazionale della Criminalpol). Proprio la collaborazione fra i due paesi ha reso possibile il rientro della donna in Italia, con un volo della Meridiana arrivato alle 9.30 all'aeroporto di Fiumicino. Ad accompagnarla sull'aereo, dov'è stata presa in consegna dagli agenti della Polaria (Polizia di frontiera aerea), anche due agenti dell'Interpol domenicana. Arrivata a destinazione Bruna Giri, soprannominata la “Madoff in gonnella”, è stata immediatamente arrestata da Gennaro Capoluongo e condotta negli uffici della Polizia giudiziaria per la notifica degli atti.
Un successo reso possibile anche dalla strategia messa in atto dal prefetto Fulvio Della Rocca che, da tempo, ha iniziato una serie di viaggi in luoghi “strategici” (fra cui Albania, Kosovo e Germania) per ampliare la rete di rapporti e collaborazione tra le polizie, al fine di condurre importanti arresti e combattere il terrorismo.
Ad occuparsi dell'indagine, iniziata nel 2011 e denominata “Missing money”, furono il sostituto procuratore Stefano Fava e il procuratore aggiunto Nello Rossi che scoprirono che erano cadute nella maxi truffa, da 35 milioni di euro, ben 470 persone. Per quei fatti, nell'agosto dello stesso anno, su loro richiesta, il gip di Roma emise un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone, fra cui Bruna Giri (già latitante), per reati finanziari.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Marzo 2015, 09:06
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