Fidanzati uccisi in scooter sull'Aurelia,
l'automobilista positivo a alcol e droga

Fidanzati uccisi in scooter sull'Aurelia, l'automobilista positivo a alcol e droga

di Davide Manlio Ruffolo
“Positivo ad alcol e drug test”. Secondo i carabinieri, M. P., il giardiniere 46enne di Santa Severa arrestato per omicidio stradale, non era sobrio né lucido alla guida del Suv che ha travolto e ucciso due fidanzati martedì mattina, a Santa Marinella.

La nota diramata dai carabinieri di Civitavecchia riferisce che “i militari hanno provveduto a far sottoporre l’uomo a test alcolemico e di rilevazione di sostanze stupefacenti, riscontrandolo positivo a entrambi gli esami”. Nell’incidente hanno perso la vita Alessandra Grande e Matteo Carta, 23 e 25 anni. Uccisi sul colpo dall’impatto violentissimo contro il Suv guidato da M.P. Erano le 2,30 del mattino del 28 giugno.

Il comunicato dei carabinieri ricostruisce l’intero incidente: dall’arrivo degli uomini dell’aliquota radiomobile di Civitavecchia al rintraccio del conducente del Suv Kia Sorento, noleggiato a Viterbo e trovato abbandonato a ridosso della siepe di un villino sull’Aurelia. Lì accanto, ciò che restava del ciclomotore e i corpi di Alessandra e Matteo (Schianto suv-moto – Le due giovani vittime). “Dalla prima ricostruzione dell’evento – si legge sulla nota dei carabinieri – effettuata attraverso i rilievi planimetrici eseguiti dal nucleo radiomobile e le dichiarazioni rese dall’unica testimone, si è potuto accertare che il conducente del Suv, che procedeva a forte velocità sull’Aurelia in direzione Civitavecchia, giunto al chilometro 53 circa, aveva iniziato manovra di sorpasso nei confronti di altra autovettura che percorreva la stessa via, invadendo completamente la corsia opposta e impattando frontalmente contro il ciclomotore con a bordo i due ragazzi.

A seguito dell’urto il ciclomotore era andato completamente distrutto e i due giovani erano deceduti sul colpo, mentre il Suv aveva terminato la sua corsa a ridosso di una siepe di recinzione di un villino posto a circa centro metri dal luogo dell’impatto. Da lì, probabilmente, il conducente, dopo essere uscito dall’auto passando dal finestrino, era fuggito a piedi facendo perdere le proprie tracce”. Martedì pomeriggio è stato arrestato per omicidio stradale plurimo pluriaggravato e fuga a seguito di omicidio stradale e portato al carcere di Civitavecchia: ora rischia 18 anni.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Luglio 2016, 09:23
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