Il Pd romano attacca la Raggi: "Altro che 7.5, per noi è da quattro"
di Paola Lo Mele
Nel focus sulla squadra del sindaco ricordano i diversi cambi in Comune: «Lo Cicero e De Dominicis mai entrati in campo. Minenna, Muraro e Berdini usciti dal campo anzitempo. Vicesindaco Frongia già ritirato come capo di gabinetto, poi retrocesso allo sport e sostituito con il Jolly dell’assessore alla Cultura Bergamo. Dalla panchina degli staff fanno ingresso in campo a partita iniziata sia Mazzillo, sia Montuori. Dall’agente di giunta Casaleggio arrivano Colomban e Montanari. Vacanti gli assessorati ai lavori pubblici e alla casa».
Dopo un anno «ancora non abbiamo un capo gabinetto - rincara Di Biase - Poi c’è tutta la vicenda che ha riguardato Marra. Il Pd e’ stato il primo a alzare la questione dicendo che c’era una grandissima anomalia». Non più morbido il bilancio tracciato dai consiglieri di opposizione sul fronte dei municipi a guida pentastellata: «Ci sono stati 13 assessori dimissionari, 3 consiglieri dimessi, 3 che hanno cambiato casacca e un’intera giunta andata a casa».
La replica a tono dei 5 stelle arriva dal capogruppo Paolo Ferrara: «Le amministrazioni precedenti hanno distrutto Roma con affidamenti diretti, esternalizzazioni, Mafia Capitale, Parentopoli e una costante pessima gestione politico-amministrativa. Se non ci sono fondi, se nei trasporti abbiamo un parco mezzi vetusto e ridotto all’osso, se i rifiuti vengono inviati all’estero, se più in generale manca un piano di gestione regionale per i rifiuti, se il Governo ha chiuso le porte alla Capitale non è stata colpa nostra. I cittadini sono consapevoli che la situazione ereditata era disastrosa. Abbiamo cambiato rotta».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Giugno 2017, 10:37
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