Roma, scatta il toto-nomi per il dopo Marino:
da Marchini alla Meloni, i possibili candidati

Roma, scatta il toto-nomi per il dopo Marino: da Marchini alla Meloni, i possibili candidati
ROMA - All'indomani delle dimissioni (con riserva) di Ignazio Marino si scaldano i motori nei vari partiti per la successione alla poltrona da sindaco di Roma. Incalza il 'totonomi' che vede avvantaggiati politici come Giorgia Meloni e Alfio Marchini. A destare l'attenzione è però chi potrebbe prendere il testimone nel Pd, lo stesso partito di Marino. Il nome più pronunciato è quello di Roberto Giachetti.



IL PD E GIACHETTI Il futuro del partito del premier Matteo Renzi è delicato perché Marino è stato contestato e costretto alle dimissioni. Per questo ci vuole un nome forte in grado di neutralizzare le maldicenze. Il vicepresidente della Camera, 54 anni, aveva però rifiutato l’offerta.

Nato e cresciuto a Roma, ex capo di segreteria e poi capo di gabinetto del sindaco di Roma Francesco Rutelli, è tra i fondatori della Margherita ed è stato eletto per la prima volta nel 2001 alla Camera. I malumori sorti con lo scandalo di Mafia Capitale, inoltre, potrebbero essere sedati con la candidatura di personalità estranee alla politica. Il Pd potrebbe puntare anche su Raffaele Cantone, il numero uno dell’Autorità nazionale anticorruzione.

Si fa anche il nome del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, mentre tra le donne la favorita potrebbe essere Linda Lanzillotta, tornata da poco nel Pd.







ALFIO MARCHINI I democratici però potrebbero candidare anche Marchini, 50 anni, la vera sorpresa delle ultime amministrative e il volto amico che piace alla gente. Appartenente ad una famiglia storicamente legata al centrosinistra è un outsider conteso sia a destra che a sinistra. Dopo aver rinunciato a partecipare alle primarie del Pd, alle ultime elezioni amministrative del 2013 riuscì da solo a conquistare il 9,48% dei voti con due liste civiche, raccogliendo il consenso degli scontenti di sinistra.



GIOVANNI MALAGÒ E poi c'è anche Giovanni Malagò, il presidente del Coni, 56 anni. Nei salotti romani è una certezza, ma il suo nome compare anche in alcune realtà culturali e benefiche della capitale: è nel cda dell’Auditorium parco della musica, è socio onorario dell’Ail, l’associazione contro le leucemie.



FRATELLI D'ITALIA Non appena è diventato chiaro che Marino avrebbe lasciato il Campidoglio si è riaperto uno spiraglio per la leader di Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni, 38 anni. L'ex ministro della Gioventù di Berlusconi ha lasciato il Partito delle libertà nel 2012 per creare un nuovo movimento politico insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa, che alle ultime elezioni europee non supera la soglia di sbarramento del 4%.



I CINQUE STELLE Questo vuoto di potere non poteva lasciare impreparati i Cinque Stelle. Alessandro Di Battista, 37 anni sarebbe il candidato ideale. Lui dice di voler portare a termine il mandato parlamentare, ma potrebbe essere uno dei papabili. Vicepresidente della commissione Affari esteri, nato a Roma e figlio di un ex consigliere comunale dell’Msi, laureato in discipline dell’arte ed esperto in diritto internazionale dei diritti umani, viene considerato il volto nuovo su cui puntare nella capitale. Si vocifera però che tra le fila dei grillini ci sarebbe anche un altro nome: quello di Roberta Lombardi. Laureata in giurisprudenza, ha lasciato la carica di capogruppo del Movimento tra le polemiche.

Tra i pentastellati potrebbe però anche farsi largo il nome della consigliera comunale Virginia Raggi, 37 anni, nata e cresciuta a Roma, sostenitrice dei Gruppi di acquisto solidali, avvocato, e madre di un bambino di tre anni e mezzo.



VECCHI NOMI Chi potrebbe riprovare a fare il sindaco è Francesco Storace, 56 anni, ex presidente della Regione Lazio ed ex ministro della Sanità con Berlusconi, leader della Destra e attualmente vicepresidente della del consiglio regionale del Lazio.
















Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Ottobre 2015, 11:58
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