Roma, esplode palazzina: morta mamma Debora e la figlioletta Aurora di 8 anni -Foto

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di Giulio Mancini
ROMA - Una palazzina a due piani è esplosa ieri intorno alle 14 ad Acilia, nel quadrante sud-ovest di Roma. Poco dopo le 22 il ritrovamento dei cadaveri di Aurora, 8 anni e della mamma Deborah con le operazioni di recupero rivelatesi particolarmente difficili: i vigili del fuoco sono stati costretti a rimuovere un solaio crollato in gran parte intero fino al pavimento del pianterreno. Il marito e l'altro figlio della coppia, un quindicenne, non erano in casa al momento dell'esplosione.

Aurora «una pepetta, troppo forte», appena 8 anni, due occhi vispi e azzurri. E Debora la maestra elementare quella del libro Cuore, amata da tutti i suoi bambini a Dragona. Una donna lineare, semplice, solare . «Amava la famiglia, viveva per loro.





Sul posto, dove è arrivata anche la sindaca Raggi, operano i vigili del fuoco, tre ambulanze e una eliambulanza, carabinieri e polizia. La deflagrazione, probabilmente dovuta a una fuga di gas, è avvenuta in via Giacomo della Marca al civico 36 in un palazzo di quattro appartamenti. A scoppiare pare possa essere stata una bombola di gas nell'appartamento al rpimo piano abitato da una famiglia del Bangladesh.

Un uomo estratto dalle macerie è stato portato in codice giallo all'ospedale Grassi. A quanto riferito avrebbe riportato ferite lacerocontuse e traumi su tutto il corpo ma, a parte il forte choc, non sarebbe in condizioni preoccupanti. Estratta anche una donna di 68 anni: ha riportato traumi da schiacciamento, è stata considerata in codice rosso ed era cosciente. L'eliambulanza l'ha trasportata al Policlinico Gemelli di Roma.

Il boato è stato avvertito distintamente nei quartieri limitrofi e ha squassato gli infissi delle palazzine delle vicinanze. «Avevamo appena finito di mangiare e abbiamo sentito un'enorme deflagrazione - racconta Rosalba Neri che abita di fronte alla palazzina esplosa - Sul momento abbiamo pensato potesse essere precipitato un aereo. Poi ci siamo affacciati e abbiamo visto lo spettacolo: la palazzina non c'era più e tutto intorno finestre divelte, vetri infranti e auto danneggiate». Secondo una prima valutazione, la fuga di gas responsabile del disastro sarebbe avvenuta in uno dei due appartamenti del piano superiore.

La procura di Roma ha avviato un'inchiesta. Il pm Mario Palazzi si sta recando sul posto per un sopralluogo e procede per disastro colposo. «Dai primi accertamenti effettuati dai nostri tecnici, gli impianti di competenza della società posizionati lungo il muro di cinta della palazzina crollata, e quindi in luogo esterno, sono risultati integri». È quanto rende noto un portavoce di Italgas rispetto all'ipotesi di una fuga di gas all'origine del crollo.

SEQUESTRATA L'AREA PER INDAGINI E SOPRALLUOGHI Nuovo sopralluogo delle autorità competenti stamattina sul luogo del crollo della palazzina di Acilia, nel quadrante sud di Roma, in cui sono decedute madre e figlia di 8 anni.
L'area è stata posta sotto sequestro e il magistrato affiderà oggi una perizia tecnica per capire con esatezza le cause del crollo. Al momento l'ipotesi più accreditata rimane quella della fuga di gas che potrebbe essere stata provocata da alcune bombole che si trovavano al pian terreno dello stabile. A causa della deflagrazione sono rimaste danneggiate anche le facciate di edifici circostanti. Le due salme, estratte dopo ore dalle macerie dai vigili del fuoco, sono state trasportate al policlinico di Tor Vergata per l'autopsia. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Ostia.


TROVATA BOMBOLA PIENA: 
“NON È LA CAUSA” Una bombola del gas piena è stata trovata sul luogo del crollo della palazzina di ieri ad Acilia in cui sono morte mamma e figlia. Si tratta di una bombola a uso domestico. Sono in corso accertamenti per chiarire la causa della deflagrazione. L'ipotesi è che sia stata provocata da una fuga di gas. Ascoltati i condomini della palazzina di due piani. A quanto ricostruito al piano terra abitavano le vittime e c'era uno studio dentistico, chiuso ieri pomeriggio, e l'appartamento di un operaio romeno. Al piano superiore le abitazioni dei due feriti, di una famiglia di moldavi e di una famiglia dello Sri-Lanka. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Ostia.

 










 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Dicembre 2016, 13:01
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