Colf decapitata, il killer era fissato con Gaza.
"Voleva combattere contro i palestinesi"
«Circa due anni fa, lui è tornato a Roma sconvolto, mi ha chiamato raccontandomi cos'era accaduto, da quello che so ha vissuto per un pò dalla madre, che aveva avuto un ictus quindi è rimasto anche solo durante il ricovero nell'abitazione di via Pigafetta, di cui si è appropriata la sorella, poi dal padre, un ex generale della Guardia di Finanza, che però l'aveva cacciato, sempre secondo la sua versione, perchè non lavorava. Da lì aveva preso in affitto una camera a piazza Bologna con altri studenti ma non riusciva a pagarsela. Gli ho detto che poteva restare da me per un mese, io a luglio sarei partito».
«Quando l'ho conosciuto era totalmente ateo, abbiamo parlato più volte di Dio ma diceva di non credere in niente», prosegue Ciallella. «Poi diceva di aver scoperto di essere di origini ebree, ha cominciato a studiare la storia, durante la notte sparava a tutto volume filmati sulla religione, parlavano alcuni rabbini, diceva di conoscerne uno anche a Roma, e si era convinto a voler andare in Israele per arruolarsi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Agosto 2014, 11:52
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